Cronaca
Carolei a Zetanews: “Aggredito perché juventino”
Il blogger Giacomo Carolei si è raccontato a ZetaNews.it, dopo la sua disavventura in quel di Genova, dove è stato aggredito. La motivazione? Indossava la maglia della Juventus…
Lo sport ed il tifo sono sinonimi di amore, passione, dedizione verso una squadra o un personaggio. Ma purtroppo non è sempre così, come testimoniato dal brutto episodio di cui è stato vittima Giacomo Carolei. Quest’ultimo per chi non lo conoscesse, oltre ad essere un noto blogger, è un grande tifoso della Juventus.
Il suo marchio di fabbrica sono i video, nei quali, indossando la maglia della sua squadra del cuore, incontra supporter di altre fazioni per cercare un gesto di fratellanza tra tifosi. Purtroppo, quando era a Genova per girare la sua ultima clip, è stato prima insultato e poi aggredito solo perché indossava una “maglia sbagliata”.
Abbiamo raccolto la sua testimonianza, in una intervista esclusiva per ZetaNews.it.
Innanzitutto raccontaci la tua disavventura, per chi non lo sapesse.
“La mia disavventura è che giro nei pressi stadi italiani con la maglia della Juventus per dimostrare quanto è pericoloso per un tifoso della Juve camminare per strada, indossando i propri colori del cuore, senza essere importunato. Ma soprattutto lo faccio perché mi vorrei divertire insieme agli altri tifosi, in modo goliardico chiedendo comunque un gesto di pace”.
Ho letto di persone che hanno espresso solidarietà nei tuoi confronti, ma sopratutto c’è stato chi ha definito questo episodio come una “giusta lezione”.Come li definiresti questi pseudo-tifosi, che ti hanno aggredito solo perché indossavi una maglia per loro “sbagliata”?
“In realtà voglio bene ai miei haters perché se non ricevessi tutti quei commenti significherebbe per me non aver centrato l’obiettivo. Mentre se realizzo dei video, sebbene talvolta commentati duramente, i numeri della pagina Facebook crescono e riesco ad attirare l’attenzione dei media, come questo dove scrivi tu che è bellissimo. Comunque, come si dice a Prato, i tifosi son tutti grulli”.
Cosa ti senti di consigliare a chi si accinge ad andare allo stadio per assistere alla partita della propria squadra del cuore? Soprattutto a chi dovrà seguirla in trasferta.
“Consiglio caldamente di fare l’abbonamento a Sky o a Mediaset Premium e di disertare gli stadi, perché solo così si può davvero combattere il fenomeno degli ultras. Quindi il mio consiglio è: invece di spendere i soldi allo stadio compratevi un divano, un televisore bello grande e guardatevi le partite da casa. Ecco il mio consiglio per tutti quelli che desiderano seguire la propria squadra. Anche perché alle squadre in fondo non interessa niente dei tifosi, quindi anche ai tifosi non dovrebbe interessare nulla della squadra e non desiderare di stare di vicino ai propri beniamini che non li calcolano minimamente”.
Hai ancora fiducia nei valori del calcio e dello sport in generale? Mai come oggi messi in dubbio.
“Credo occorra fare una distinzione netta tra sport e tifo. Perché il tifo non ha niente a che vedere con lo sport. Lo sport è bellissimo. Infatti ogni volta che torno a casa e monto uno dei miei video mi sembra di perdere interesse per il pallone, fin quando lo vedo rimbalzare in campo e riprendo subito interesse, passione e direi persino amore per il calcio, lo sport più bello e non a caso più seguito del mondo. Ma va guardato da casa”.
Adesso non smettere di fare video però!
“No, sicuramente non smetterò di fare video. Perché se posso in qualche modo fare una comicità che faccia anche riflettere in parte il pubblico continuerò in questa direzione. Adesso, in ogni caso, è arrivato il momento di ottenere degli utili da questo boom di visualizzazioni”.
Non mollare Giacomo, ti siamo vicini nel condannare questi atti vili e di cattivo gusto. Un ringraziamento per la tua disponibilità.