Attualità
Cava de’ Tirreni, il 17 giugno riapre il reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale dell’Olmo
Il Sindaco Vincenzo Servalli, unitamente all’Assessore alle Politiche per la Tutela della Salute Prof. Armando Lamberti e al Presidente della Commissione Sanità Dott.ssa Paola Landi, ha espresso soddisfazione per le chiare rassicurazioni fornite dal Direttore Generale Dott. D’Amato
Il futuro del Presidio Ospedaliero S. Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni è stato al centro dell’incontro, lungo e proficuo, tenutosi – all’esito di numerose e continue interlocuzioni – presso la Direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” tra il Direttore Generale dott. Vincenzo D’Amato, il Direttore Sanitario dott.ssa Anna Borrelli e il Sindaco dott. Vincenzo Servalli, l’Assessore alle Politiche per la Tutela della Salute prof. Armando Lamberti e la Presidente della Commissione Sanità del Comune di Cava de’ Tirreni dott.ssa Paola Landi.
Il Dott. D’Amato, dopo aver ricordato che la pandemia da Coronavirus ha determinato un riassetto provvisorio dell’organizzazione e della gestione dell’intera Azienda Ospedaliera Universitaria con la conseguente riduzione di una serie di attività anche nel Presidio di Cava de’ Tirreni, ha espressamente confermato tutti gli impegni precedentemente assunti per l’ordinaria funzionalità e per la valorizzazione del “ S. Maria Incoronata dell’Olmo”.
Il Dott. D’Amato ha voluto sottolineare il prezioso impegno degli operatori sanitari metelliani che, con il loro temporaneo trasferimento al Plesso “Giovanni da Procida”, hanno contribuito all’attivazione dell’Unità di Anestesia e Rianimazione e dei servizi di Terapia Intensiva. Ha, poi, confermato che l’Azienda ha già da tempo deliberato una serie di lavori di ristrutturazione del Plesso Ospedaliero per un importo complessivo di circa € 4.500.000 la cui esecuzione è prevista in tempi brevi. Inoltre, il Plesso sarà dotato di una serie di apparecchiature sanitarie di avanguardia che consentiranno il miglioramento di una serie di prestazioni sanitarie.
Per quanto concerne la riapertura, a regime, dell’Unità di Anestesia e Rianimazione il Dott. D’Amato ha confermato che, sulla base dell’andamento della curva epidemiologica e delle decisioni che hanno interessato l’Azienda nel suo complesso, è stata programmata per il giorno 17 giugno 2021.
Il Dott. D’Amato ha, inoltre, evidenziato che le criticità relative al personale medico degli altri reparti sono da tempo state fortemente attenzionate dalla Direzione Generale e dalla Direzione Sanitaria dell’Azienda e che sono state avviate tutte le procedure necessarie, anche di mobilità, per consentire il ritorno all’ ordinaria operatività del nosocomio metelliano.
Al termine dell’ incontro, contrassegnato dalla forte volontà di migliorare e consolidare la collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria e il Comune di Cava de’ Tirreni, anche attraverso una sinergia tra i rispettivi uffici tecnici, il Dott. D’Amato ha accolto l’invito a visitare, unitamente alla Dott.ssa Borrelli, il Presidio Ospedaliero “S. Maria Incoronata dell’Olmo” nei prossimi giorni, confermando altresì la disponibilità a valutare le proposte che l’Amministrazione Comunale ha presentato per la definizione dell’Atto Aziendale in corso di elaborazione.
Il Sindaco di Cava de’ Tirreni Dott. Vincenzo Servalli, unitamente all’Assessore alle Politiche per la Tutela della Salute Prof. Armando Lamberti e al Presidente della Commissione Sanità Dott.ssa Paola Landi, ha espresso soddisfazione per le chiare rassicurazioni fornite dal Direttore Generale Dott. D’Amato, anche con il supporto della relativa documentazione. Esse vanno nella direzione del tanto atteso ritorno all’ordinaria funzionalità del “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” e della sua tanto auspicata valorizzazione ed ancora, per la piena sintonia nell’attivare tutte le procedure necessarie per conseguire in tempi brevi e medi tutti gli obiettivi, garantendo i migliori servizi ospedalieri e rispondendo concretamente alle esigenze dei cittadini cavesi e dell’intero bacino d’utenza.