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Musica, i concerti dei Coldplay a Roma: quattro date tra spettacolo, diritti umani e sostenibilità

La band britannica torna nella Capitale dopo ventuno anni, regalando ai fan e agli appassionati di musica il solito grandissimo show di luci e colori

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Il ritorno dei Coldplay a Roma, dopo ventuno anni, si è trasformato in un evento memorabile, segnato da quattro concerti consecutivi allo Stadio Olimpico il 12, 13, 15 e 16 luglio 2024. Il “Music of the Spheres World Tour” ha dimostrato, qualora ve ne fosse ancora bisogno, di essere più di una semplice serie di concerti, rappresentando un’esperienza immersiva che ha combinato musica, tecnologia e impegno ecologico.

Coldplay a Roma, le tradizioni che non cambiano: la scenografia e l’invito a salire sul palco

Scenografia e particolari, chi ha preso parte al tour del 2023, li conosce già. Sfere che rappresentavano corpi celesti e atmosfere ispirate ai mondi esplorabili da James Webb, hanno trasportato il pubblico in un viaggio cosmico. Braccialetti luminosi distribuiti agli spettatori hanno creato effetti visivi straordinari, mentre occhiali speciali hanno permesso di vedere cuori pulsanti fluttuare nell’aria, aumentando il senso di magia e immersione.

Anche per la prima serata, Chris Martin, il frontman della band britannica, ha invitato qualcuno a salire sul palco. Si tratta di una giovane fan, Rebecca, con cui ha cantato “Magic”. Il coinvolgimento del pubblico è stato totale, con il cantante che ha chiesto di lasciare i telefoni in tasca e alzare le mani al cielo durante “A Sky Full of Stars”, rinnovando un legame, quello tra la band e i fan, che si conferma unico.

Il concerto è stato strutturato in tre atti – “Stars”, “Moon” e “Planets” – ognuno con un proprio tema e setlist. Da “Yellow” che ha colorato di giallo l’intero stadio, a “Viva la Vida” che ha scatenato un’esplosione di gioia, fino a “The Scientist” suonata da Chris Martin al pianoforte, ogni brano ha contribuito a creare un’atmosfera unica.

Sostenibilità e diritti LGBTQI+, ancora tra i pilastri della filosofia di Martin

Un elemento distintivo, anche per questi concerti, è stato l’approccio eco-sostenibile della band. I fan sono stati invitati a contribuire alla produzione di energia per lo spettacolo pedalando su biciclette apposite o saltando su tappeti ergodinamici, simboli di un’energia green che ha caratterizzato l’intero evento. Ogni biglietto venduto ha permesso di piantare un albero, e parte del ricavato è stato devoluto per la pulizia degli oceani. Inoltre, l’atteso album “Moon Music”, in uscita il 4 ottobre, sarà realizzato con vinili riciclati da bottiglie di plastica.

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E un’attenzione particolare è stata ancora dedicata al sostegno alla comunità LGBTQI+, quando il frontman ha avvolto la bandiera arcobaleno durante “Human Heart”, dimostrando l’inclusività e l’impegno sociale della band.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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