Cronaca
Coronavirus, Conte: “Chiusi tutti i negozi, aperti solo farmacie e supermercati”
Il premier è intervenuto in un importante discorso in cui annuncia le nuove misure: “Chiusura di tutti i generi di vendita al dettaglio, ad eccezione di alimentari, di farmacie e di parafarmacie. Garantiti i trasporti, restano aperti artigiani, pompe di benzina, meccanici”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto un importante discorso nella serata di oggi, mercoledì 11 marzo. Il premier ha annunciato i nuovi provvedimenti per affrontare l’emergenza coronavirus che sta interessando il mondo intero, e l’Italia in particolare. La misura più significativa riguarda la chiusura di tutti i negozi di vendita al dettaglio. Restano aperti solo i supermercati, i negozi di alimentari e le farmacie e parafarmacie.
Coronavirus, Conte: “Abbiamo risposto in modo straordinario”
Prima di annunciare i provvedimenti, Conte ha ringraziato il popolo italiano: “Grazie a chi sta cambiando le sue abitudini di vita. Sappiamo che non è facile, ma sappiate che i vostri sforzi stanno offrendo un grande contributo al Paese. L’Italia è una grande comunità, unita e responsabile. Tutto il mondo ci sta guardando, e ci apprezza perché stiamo dando prova di grande forza. Ci guarderanno come l’esempio di chi è riuscito a vincere questa pandemia. Siamo i primi ad essere colpiti, ma siamo i primi a reagire. Abbiamo risposto in modo straordinario. Sapevo che si trattava di un primo passo, e che non sarebbe stato l’ultimo”.
Coronavirus, Conte: “Garantito il trasporto pubblico, aperte le banche”
Le misure comprendono essenzialmente la chiusura degli esercizi commerciali, con alcune eccezioni: “Dobbiamo compiere un passo in più. Chiusura di tutti i generi di vendita al dettaglio, ad eccezione di alimentari, di farmacie e di parafarmacie. Nessuna corsa ai supermercati. Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti. Chiudono parrucchieri, centri estetici, servizi che non garantiscono attività a un metro di distanza. Per le altre attività, ferie, congedi retribuiti, ma soprattutto lavoro a distanza. Industrie e fabbriche possono continuare, ma devono assumere protocolli di sicurezza”.
Queste, invece, alcune attività il cui funzionamento resta garantito: “Restano garantiti servizi come il trasporto pubblico, nonché le attività necessarie, anche se accessorie, al funzionamento delle altre attività. Banche, tabaccai e servizi di pubblica utilità resteranno aperti. Garantite le attività del settore agricolo, nel rispetto del protocollo”.
Coronavirus, Conte: “Nessuna corsa cieca, serve lucidità”
Si tratta solo di un inizio per quanto riguarda le regole da seguire: “La regola base rimane la stessa: limitiamo gli spostamenti a motivi di lavoro, di salute, di stretta necessità. Abbiamo cominciato da poco a cambiare le abitudini. L’effetto lo vedremo tra un paio di settimane. Nessuno creda che già domani potremo misurare i riscontri delle misure. Se i numeri dovessero continuare a crescere, non dovremo affrettarci a nuove misure. Nessuna corsa cieca verso il baratro. Lucidi, misurati, rigorosi, responsabili”.
Un passaggio anche sulla nomina del commissario delegato per le strutture ospedaliere: “A breve nominerò commissario delegato a migliorare la risposta delle strutture ospedaliere, che servirà in particolar modo per sostenere le terapie intensive. È il dottor Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia. Si coordinerà con Borrelli e la Protezione Civile. Ringrazio tutti gli uomini e donne per l’incredibile lavoro che stanno facendo”.
Il messaggio di Conte è quello della speranza: “Se rispettiamo tutti le regole, ne usciamo più in fretta. Il Paese ha bisogno di sessanta milioni di italiani che compiono piccoli grandi sacrifici. Siamo parte di una medesima comunità. Ogni individuo sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici. Rimaniamo distanti per abbracciarci con più calore verso il domani. Tutti insieme ce la faremo”.