Cronaca
Cosa prevede il Decreto Ristoro: le misure economiche presentate da Conte
Il presidente del Consiglio dei Ministri: “Misure per oltre cinque miliardi, i contributi sul conto corrente delle categorie interessate”. Credito d’imposta, esenzioni: ecco il provvedimento presentato dal capo del Governo
Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha presentato il Decreto Ristoro, l’ultimo provvedimento del Governo, contenente le misure economiche, mirato a fornire un sostegno alle categorie colpite dalle restrizioni dell’ultimo DPCM.
Decreto Ristoro, Conte: “Oltre 5 miliardi a chi è stato colpito dalle misure del DPCM”
Una misura, questa, “che vale complessivamente oltre 5 miliardi di euro, risorse che verranno date a beneficio delle categorie, degli operatori economici e dei lavoratori direttamente interessati dalle misure restrittive dell’ultimo DPCM”.
Ecco quali saranno le attività e le categorie che beneficeranno del provvedimento: “Ristoranti, bar, pasticcerie, pizzerie, gelaterie, ma anche teatri, cinema, palestre e piscine, solo per citarne alcuni. Ci siamo assicurati prima di firmare il DPCM che i fondi ci fossero”.
Cosa prevede il Decreto Ristoro: credito d’imposta ed esenzioni
Conte ha illustrato le modalità e le tempistiche: “I contributi arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessate, con bonifico dell’Agenzia delle Entrate. Questo è il metodo più rapido ed efficace fin qui sperimentato. Arriveranno nei prossimi giorni, e confidiamo che a metà novembre chi aveva già aderito alla prima edizione del contributo a fondo perduto del Decreto Rilancio possa averli subito”.
Il capo del Governo ha illustrato alcune anticipazioni circa il contenuto specifico del Decreto Ristoro: “Credito d’imposta per gli affitti commerciali per ottobre, novembre e dicembre; esenzione della seconda rata IMU in scadenza il 16 dicembre; la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per novembre; l’indennità specifica per i lavoratori dello spettacolo, del turismo, pari a mille euro per ciascuno; un fondo di 100 milioni per la filiera agricola, per cui cancelliamo la data di novembre dei contributi per i lavoratori”.