Salute
Covid, obbligo di tamponi negli aeroporti per chi viene dalla Cina
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha reintrodotto l’obbligatorietà del test per controllare i viaggiatori in arrivo dal Paese asiatico, in cui si è verificato un boom di casi
Lo spettro di un ritorno a una pandemia che nessuno vorrebbe affrontare. Un’esplosione di casi di Covid, quella a cui sta assistendo la Cina, che ha allarmato non poco l’Italia. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha reintrodotto nella giornata di martedì 28 dicembre, con un’ordinanza, l’obbligo di tamponi negli aeroporti per controllare i viaggiatori in arrivo dal Paese asiatico.
Schillaci, che domani riferirà in Senato sulla situazione, ha già chiesto all’UE misure comuni per tutto il territorio comunitario. Una decisione, quella del Governo, presa dopo l’impennata di casi di positività al Covid in Cina, che mette di nuovo tutti sull’attenti. In realtà, già l’aeroporto di Malpensa aveva proceduto in autonomia a controllare i passeggeri che il 26 dicembre sono arrivati nello scalo milanese dalla Cina a bordo di due voli.
Le dichiarazioni dell’ambasciata cinese a Roma rilasciate all’Ansa: “Abbiamo sempre creduto che le misure di prevenzione all’epidemia debbano essere appropriate, senza sfavorire i normali scambi tra le popolazioni”.
La decisione di Pechino di riaprire le frontiere dopo tre anni e il liberi tutti sui viaggi, nel pieno di quella che in Cina vivono come una vera e propria ondata, ha portato anche l’America a imporre l’obbligo di test negativo per i viaggiatori asiatici.