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Cronaca

Milano, il Crazy Cat Cafè: “Abbiamo subito attacco mediatico da uno streamer”

Un dissidio con un popolare streamer, cacciato via dal locale, ha scatenato un attacco social contro il locale

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Crazy Cat Café
foto dalla pagina Facebook del Crazy Cat Café

Il Crazy Cat Café non ci sta, e denuncia quello che ha definito un “attacco mediatico” vero e proprio subito da uno streamer Twitch. Il popolare locale di Milano, che ha la particolarità di essere incentrato tutto sul tema dei gatti, ha pubblicato un post su Facebook in cui racconta l’accaduto. Ma vediamo meglio cos’è questo bar, come funziona, e cosa è successo in questa ormai chiacchieratissima live di Twitch.

Che cos’è questo locale di Milano, come funziona e perché è famoso

Per chi non lo sapesse, il Crazy Cat Café è un tipico animal café, ovvero un bar che accoglie in maniera particolare gli animali. Di più: questo genere di locali, diventati molto popolari in tutto il mondo, dedicano alcune delle loro componenti (menù, arredamento, e potremmo fare tanti altri esempi”, al mondo degli animali.

Succede proprio questo con il Crazy Cat Café, locale milanese che ha dedicato tutta la sua attività al gatto, e alle particolarità di questo animale, sicuramente tra i più particolari e apprezzati.

“Il Crazy Cat Café nasce da un grande amore, quello per i gatti, e un’esperienza indimenticabile in un Neko Café ad Osaka, in Giappone. Nell’ottobre del 2015 apre così a Milano il primo ed unico Cat Café della Lombardia che vuole ricreare l’atmosfera intima dei neko café giapponesi, adattandola però ai ritmi e allo stile di vita italiani, dove i padroni assoluti sono i nove gatti che abitano all’interno del locale”, questo il racconto che lo stesso portale ufficiale del bar fa di sé stesso.

Streamer Crazy Cat Café, cos’è successo su Twitch con Il Gabbrone

Ma che cos’è successo al Crazy Cat Café? Uno dei social network più seguiti del momento, Twitch, ha ospitato una diretta live da parte di uno streamer, tale Il Gabbrone, che avrebbe scatenato un vero e proprio attacco mediatico contro il locale. Molto noto per le sue dirette in luoghi pubblici, come bar e ristoranti, lo streamer ha asserito di essere stato cacciato via dal café.

“Purtroppo stiamo subendo un attacco mediatico causato da un episodio avvenuto questo martedì 16 giugno. Uno streamer, di cui non faremo il nome per non alimentare la visibilità, è venuto nel nostro locale, in diretta twitch. La popolarità di questo personaggio deriva dal fatto che entra nei locali o negozi e comportandosi in modo molesto, alla fine, si fa cacciare, il tutto condito dal supporto del suo pubblico in live, che lo incita in chat. Come da copione il suo comportamento sopra le righe ha infastidito diversi clienti ed esausti dalle iniziative dei suoi sostenitori (che hanno iniziato incessantemente a telefonare al locale, con scherzi, battute oscene e altro) abbiamo chiesto allo streamer di uscire, e cortesemente di non tornare”.

Un vero incubo, che ha avuto anche un seguito: “Pensavamo fosse tutto finito, invece da quel momento stiamo ricevendo una “shitstorm” su tutti i nostri social, ma la cosa peggiore sono le recensioni da 1 stella non veritiere che stanno intasando la nostra pagina Google. Colpire così una piccola realtà messa già in ginocchio (come tanti) dalla pandemia, non può essere considerato goliardico, ma crudele”.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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