Cronaca Avellino, uomo accoltellato e ucciso in casa

Un episodio gravissimo ha sconvolto la città di Avellino: un uomo è stato accoltellato e ucciso nella propria abitazione nel centro città. L’uomo, 53 anni, è stato assassinato dal fidanzato della figlia 18enne.

Omicidio ad Avellino, uomo accoltellato a morte nella propria abitazione

Quando è intervenuta la polizia sul posto non c’era il responsabile, che sarebbe scappato subito dopo aver accoltellato il 53enne. Le indagini degli inquirenti sono in corso anche con l’ausilio degli agenti della scientifica. L’uomo è stato attinto al torace con una grossa lama. Almeno sette volte.

AGGIORNAMENTO – La polizia ha fermato la figlia 18enne della vittima e il fidanzato di 23 anni.

Pare che l’uomo  fosse contraria alla relazione tra i due. Sull’accaduto sono ancora in corso le indagini coordinate dal procuratore di Avellino, Domenico Airoma. Sono state ascoltate a lungo la moglie della vittima e l’altra figlia, che sulle prime erano ancora in stato di shock e non riuscivano a riferire tutti i particolari di quanto avvenuto nel corso della notte. Per gli investigatori della squadra mobile della questura di Avellino nelle ore successive la situazione si è delineata con chiarezza e di conseguenza il fermo per i due giovani per omicidio volontario.

La ricostruzione dell’omicidio 

Lei, 18 anni, ieri sera intorno alle 23, ha fatto entrare in casa – nell’appartamento al quinto piano di uno stabile in Corso Vittorio Emanuele ad Avellino – il fidanzato 22enne. Ha aperto la porta dell’appartamento con la scusa di dover scendere, per portare davanti al portone una busta dell’immondizia, e il ragazzo si è nascosto in una stanza. Poi, insieme, hanno raggiunto il salotto dove il padre si era addormentato sul divano guardando la tv. Il giovane, con un coltello da caccia, ha sferrato numerosi colpi al torace della vittima. Che ha iniziato a gridare e ha cercato, inutilmente di difendersi. Le urla dell’uomo hanno svegliato la moglie e l’altra figlia, che dormivano nelle loro stanze. Ed è stato l’arrivo delle due donne nel salotto a far fuggire i giovani assassini, che avevano premeditato una strage: volevano ammazzare anche la madre e la sorella della 18enne.