Cronaca, Padre Noemi: “Lasciare Napoli? è doloroso ma ci sto pensando”

Napoli è sotto shock dopo la sparatoria che ha causato il ferimento di tre persone, tra le quali c’è anche una bambina di 4 anni. La piccola Noemi è stata raggiunta da un colpo di pistola che l’ha trafitta dietro le spalle. Il proiettile è passato attraverso i polmoni, ha sfiorato il cuore ed è andato a conficcarsi fra due costole. Ad aprire il fuoco è stato un uomo che ha colpito per sbaglio la piccola mentre era intenzionato ad uccidere un 32enne pregiudicato.

Noemi è ancora sedata, e la sua situazione resta critica. Durante la lettura del bollettino, i medici dell’ospedale pediatrico Santobono hanno spiegato che quella subita dalla bimba è stata “una vera e propria ferita di guerra“, e anche quelli dell’intervento “sono stati momenti drammatici“.

Sono giorni di grande apprensione e angoscia soprattutto per i genitori della piccola Noemi. Il papà, Fabio, ha sfogato tutta la sua rabbia ai microfoni di Repubblica: “Ho fatto di tutto per proteggerla, ma non è bastato. Lasciare Napoli? fa rabbia, è doloroso, ma ci sto pensando. Non voglio fare polemiche. In questo momento conta solo un pensiero: salvare la bambina. Io e mia moglie facciamo di tutto pur di non farle correre pericoli, si fanno sacrifici“.

La frustrazione di papà Fabio è comprensibile: “Siamo genitori apprensivi, ti viene naturale, no? Si, lo eravamo già. Uno li protegge in tutti i modi. Io la mando all’asilo privato, la faccio stare sotto una campana di vetro. E poi…“.

Sulle condizioni della piccola, il papà ha spiegato: “Stazionarie. La parola che più stiamo dicendo in queste ore. Sono giorni che non finiscono mai. Giorni in cui diciamo solo questo: come sta? Stazionaria. Tutto il resto, con tutto il rispetto, sono parole meno importanti che adesso valgono poco. Non posso fare altro che sperare nella piccola resistenza di una bambina che non può ancora parlare. Io sono sicuro che mia figlia è in gamba, possiede tante energie.“.