Calcio
Dalic, ct Croazia: premio mondiale in beneficenza, attacco ai politici
Il tecnico dei balcanici, secondi a Russia 2018, ha deciso di devolvere il ricavato dai Mondiali. Feroce attacco a chi governa: “Ci avete reso il Paese più povero dell’UE, non siete i benvenuti nello spogliatoio”
Un feroce attacco al sistema politico, una decisione che sorprende ma che non si può non accogliere con favore. Il ct della Croazia Zlatko Dalic ha deciso di devolvere in beneficenza il premio derivante dal raggiungimento della semifinale ai Mondiali di Russia 2018. Ad annunciarlo un comunicato diffuso sui social network.
Dalic ha annunciato che il suo compenso andrà ad una fondazione per i bambini croati. I 23 milioni ricevuti saranno devoluti ad un fondo, che finanzierà le vacanze alle famiglie croate impossibilitate economicamente.
Croazia, Dalic: “Il Paese più povero, i politici non sono i benvenuti nello spogliatoio”
Queste le sue parole: “La generazione di oggi ha dimostrato che un gruppo di grandi giocatori può raggiungere il tetto del mondo indipendentemente dalla nazione, dal budget o dall’importanza dello stadio. Noi dobbiamo aiutare le persone del nostro Paese. È il minimo che possiamo fare”.
Chiaro l’attacco alla classe politica: “La Croazia è il Paese più povero dell’Unione Europea, governato da membri di quella che è stata considerata un’organizzazione criminale. I nostri pensionati non sono in grado di soddisfare i loro bisogni di base, i giovani non possono permettersi l’istruzione, la salute sta collassando e la magistratura è corrotta. Chiedo ai politici e a tutti i rappresentanti delle autorità che hanno condotto il mio popolo all’inferno e alla miseria, alla disperazione e povertà di allontanarsi dalla Nazionale croata. Non siete i benvenuti nel nostro spogliatoio, non vogliamo stringervi la mano o fare foto con voi. Siete voi che avete reso la Croazia la più povera. Abbiamo bambini che non hanno mai visto il mare e la Croazia ha più di mille chilometri di costa. Bambini che vanno a letto affamati perché i loro genitori, disoccupati, non hanno nulla da dargli da mangiare“.