Attualità
Dare forma a un mondo sostenibile con i processi e i prodotti a impatto zero
Ritrovare un equilibrio e abbassare l’immissione dei gas serra è vitale per scongiurare l’innalzamento delle temperature e il suo effetto sull’equilibrio del pianeta
Trasformare l’industria della plastica e rendere la chimica un esempio trainante per un’economia sempre più circolare. È questa l’ambizione di Covestro che nel 2021 ha raggiunto in anticipo gli obiettivi di sostenibilità programmati. La neutralità climatica nella produzione dei polimeri sarà possibile entro il 2035.
Il settore della chimica può dare il proprio contributo per raggiungere la neutralità climatica e costruire un’economia veramente sostenibile e climaticamente a impatto zero. Questo in linea con gli accordi di Parigi che chiedono di contenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi entro il 2030.
L’intera industria della plastica è ancora fortemente basata sulle materie prime di origine fossile e le sue emissioni di gas serra risultano tra le più significative anche se messe a confronto con altre attività produttive. Per contro, i numeri del mercato dei polimeri sono in costante crescita e policarbonati e poliuretani sono sempre più utilizzati in tutti i settori dell’attività umana: dai device elettronici all’edilizia, dall’automotive alla medicina. Ma i prodotti plastici giocano un ruolo importante anche nella riduzione del riscaldamento globale perché le plastiche sono componenti essenziali negli impianti di produzione di energie rinnovabili, o rendono più efficienti le costruzioni oppure migliorano il rendimento della mobilità elettrica. In sostanza, non possiamo fare a meno dei polimeri tecnologici e dobbiamo far sì che la loro produzione sia ad impatto sostenibile. Materiali plastici innovativi e a impatto zero possono contribuire ad abbattere di milioni di tonnellate la quantità di CO₂ emessa nell’atmosfera.
Cambiare il settore chimico entro il 2035
La neutralità climatica si raggiunge quando le proprie attività produttive non influiscono sul clima. I principali responsabili del cambiamento climatico sono le emissioni di CO₂ e di altri gas da parte delle attività dell’uomo. Ritrovare un equilibrio e abbassare l’immissione dei gas serra è vitale per scongiurare l’innalzamento delle temperature e il suo effetto sull’equilibrio del pianeta.
La visione di Covestro è continuare a ridurre le emissioni di anidride carbonica secondo obiettivi ben stabiliti e documentabili con rapporti periodici.
Il primo traguardo da raggiungere è rendere i siti di produzione più efficienti attraverso il controllo digitale dei processi e l’introduzione di innovazioni tecnologiche. Ne sono un esempio i nuovi catalizzatori capaci di ridurre le emissioni delle reazioni chimiche.
L’altro fronte è arrivare ad alimentare tutti gli impianti con energia rinnovabile attraverso la sottoscrizione di contratti corporate con grandi aziende di parchi eolici che possono offrire la quantità di elettricità indispensabile per i siti industriali.
Infine, si introduce la produzione di vapore, indispensabile per molti processi chimici, generato da fonti rinnovabili e biomasse in luogo di quelle fossili.
Lo switch a materiali alternativi porta ad abbassare l’impronta climatica dei polimeri e ad aiutare clienti e partner a raggiungere a loro volta la neutralità climatica. Infatti, come ha affermato Lynette Chung, Chief Sustainability Officer di Covestro: ‘spostare tutti i processi di produzione e prodotti su principi circolari supporta il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’azienda e dei clienti allo stesso tempo’.