Politica
Ddl Concorrenza, ok ma con rinvio sui balneari e senza taxi
Previsti indennizzi per i concessionari uscenti. Per quanto riguarda il trasporto pubblico non di linea, nel Ddl non sarà incluso l’articolo 10
Ormai compiuto il Ddl Concorrenza, ma senza il tanto dibattuto articolo 10 sui taxi e con dentro il nodo delle concessioni demaniali. Il disegno di legge, dopo il via libera in Commissione, sarà discusso in parlamento lunedì 25. Una volta approvato, per essere in regola con le indicazioni del Pnrr sarà necessario dare il via anche a tutti i provvedimenti attuativi: la scadenza è la fine dell’anno. L’operazione non sarà semplice, e gli ostacoli, come accennato, sono ben noti.
Tanti gli argomenti sul piatto: dai trasporti, alla semplificazione delle autorizzazioni per le attività di impresa, misure sui porti, sulle telecomunicazioni, sul gas e sui servizi idroelettrici, sui rifiuti, sulle società partecipate, sui rimborsi diretti estesi per l’Rc auto, sulla concorrenza nei servizi, il rafforzamento dei poteri dell’Antitrust.
Concentrandoci sui balneari, l’articolo 3 del provvedimento “proroga al 31 dicembre 2023 – ovvero fino al termine di cui al comma 3, qualora successivo, e comunque non oltre il 31 dicembre 2024 – l’efficacia delle concessioni demaniali e dei rapporti di gestione per finalità turistico ricreative e sportive”. Previsti indennizzi per i concessionari uscenti.
Per quanto concerne i taxi, l’articolo 10 delegava al governo l’adozione di un decreto per riformare il settore del trasporto pubblico non di linea, vale a dire taxi e i servizi di noleggio con conducente (ncc); tuttavia, si va verso lo stralcio.