Musica
Dentista Croazia, testo e significato della nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari
Il nuovo singolo della band bergamasca parla della loro storia, della loro ascesa dal nulla al successo nazionale. “Ne andiamo molto fieri”, ha dichiarato il frontman Riccardo Zanotti
“Roma-Milano in quattro ore, ci vuole tanto tanto cuore”. I Pinguini Tattici Nucleari fanno uscire il loro nuovo singolo in questa mezzanotte tra giovedì 18 e venerdì 19 agosto. È Dentista Croazia il titolo della canzone della band bergamasca, di cui vi proponiamo testo e significato.
Qual è il significato di Dentista Croazia dei Pinguini Tattici Nucleari
Dentista Croazia parla della storia dei Pinguini Tattici Nucleari, dalle prime apparizioni della band allora sconosciuta al successo che l’ha resa una delle formazioni più interessanti e apprezzate della musica italiana nell’ultimo decennio.
Le parole di Riccardo Zanotti, frontman della band, che aveva già annunciato la canzone durante il “Dove eravamo rimasti tour”: “Dentista Croazia, un pezzo che racconta la nostra storia, soprattutto gli inizi. Per molti il titolo non avrà significato, ma per i 250mila che sono venuti a sentirci live quest’estate sì. Ne abbiamo parlato sul palco: è il nome del nostro primissimo furgone, che affittavamo per girare l’Italia a suonare dieci anni fa. È l’omaggio ad un furgone scassato che avrebbe dovuto portare gli anziani a fare operazioni dentali a basso costo in Croazia e da un giorno all’altro si ritrovò a portare in giro noi. Non lo si può definire singolo: è un gruppo. Non la sentirete in radio, non scalerà nulla e non è fatta per “performare”. È un pezzo di vita racchiuso in una canzone, con cui vi vogliamo ringraziare per tutto. Quanto è bello essere una band”.
“Sulla portiera c’era scritto Dentista Croazia, una figuraccia, ma costava poco”. La canzone, infatti, prende il nome del primo furgoncino che i Pinguini usavano per spostarsi in giro per portare la loro musica in Lombardia prima e in Italia poi. È questo il significato della parola scelta come titolo della canzone.
Ecco il testo di Dentista Croazia dei Pinguini Tattici Nucleari, che è intanto disponibile su Spotify e YouTube.
Cosa diremo ai figli che non avremo mai,
di quelle notti insonni?
Nere pece come mani di benzinai
in cui ci sentivamo i Rolling Stones
schiacciati in un Ducato e le chitarre in mano,
in Autogrill a ripassare bene il set,
e a spendere in Camogli cento euro di cachet.
Si respirava un’aria strana dentro i motel,
come un eterno arrivo,
le macchie di sogni sui letti van via con lo Chante Clair,
nessuna luce a San Siro.
E noi, figli di un dio che è agnostico,
ma crede nell’oroscopo,
e quando muori non ti dice “dove vai?”,
ti chiede solamente “come è andato il live?”.
Non metto più magliette di gruppi rock,
ho fatto strada, sì, ma con l’autostop,
a ventisette puoi morire,
oppure diventare un po’ più pop.
E tutte le band si rompono,
si scelgono e poi si sciolgono,
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico.
Roma-Milano in quattro ore,
ci vuole tanto, tanto cuore.
Sulla portiera c’era scritto “Dentista Croazia”,
era una figuraccia, ma costava poco.
In settimana portava gli anziani a Zagabria
per dei denti perfetti ed un sorriso low cost.
Ci ridevano dietro le spalle,
ed è così che son diventate larghe:
aspettando qualcosa che non arrivava mai,
impossibile, come on five.
Non metto più magliette di gruppi rock,
ho fatto strada, sì, ma con l’autostop,
a ventisette puoi morire,
oppure diventare un po’ più pop.
E tutte le band si rompono,
si scelgono e poi si sciolgono,
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico.
Roma-Milano in quattro ore,
ci vuole tanto, tanto cuore.
E c’è un destino che si chiama destinazione,
ma non ci arrivi mai
se provi ad andar di corsa.
Non so a che stadio siamo dell’evoluzione,
però forse in questa stessa frase trovo la risposta.
Ed ora Dentista Croazia, che fine avrai fatto?
“Luci a San Siro” adesso te la canta qualcun altro.
Mi hai insegnato che si vive solo di momenti,
e che qualsiasi cosa passa se stringiamo i denti.
Non metto più magliette di gruppi rock,
ho fatto strada, sì, ma con l’autostop,
a ventisette puoi morire,
oppure diventare un po’ più pop.
E tutte le band si rompono,
si scelgono e poi si sciolgono,
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico.
Roma-Milano in quattro ore,
ci vuole tanto, tanto cuore.