Serie B, Di Carmine: “Resto a Perugia, è una seconda casa”

Ogni squadra ha il suo numero 10, il Perugia ha Samuel Di Carmine. Il capocannoniere dei biancorossi, all’attivo di 12 gol in questa stagione, è stato intervistato per la rubrica “Peruginità” dal sito ufficiale del Perugia Calcio.

Di Carmine: Da Firenze alla Serie B, passando per l’Inghilterra

Dal campetto sotto casa, alla casacca col Grifone ne è passato di tempo: “Ho iniziato da piccolo come difensore, come mio fratello più grande, che era il mio idolo. Poi alla seconda partita ho fatto autogol e da lì ho cominciato ad andare sempre più avanti. Io sono di Firenze e fin da bambino ho sempre guardato la Fiorentina con Batistuta che per me è stato ed è  il mio idolo, esultavo anche come lui, era la mia passione“.

Flashback della sua gioventù calcistica: i primi calci in terra d’Albione: “La scelta di andare a giocare in Inghilterra a 19 anni è stata bellissima, ma allo stesso tempo difficile visto che era la mia prima esperienza fuori da Firenze lontana dalla mia famiglia e dalla mia ragazza. Lì ho imparato la loro cultura del lavoro del sacrificio; è un calcio diverso da questo che è più tattico“.

Poi, è arrivato il Perugia: “Quando ho firmato per il Perugia ero molto contento, per l’opportunità che mi era stata data. Poi ci sono stati sei mesi molto difficili, perché il mister non mi vedeva nel mio ruolo e mi faceva giocare poco e niente. Così a gennaio decisi di andare a Chiavari per poter mettermi in mostra“.

Un prestito che ha giovato all’attaccante del Grifo: “Poi sono tornato e con l’arrivo di Bucchi mi sono sentito subito importante, addirittura nella prima intervista disse che ero l’attaccante più forte della Serie B. Nonostante qualche infortunio è stata una buona stagione e anche questa, con 12 gol, non è male“.

Insomma: Di Carmine come sta a Perugia? “Mi trovo bene, anche con i miei compagni che mi hanno saputo prendere, perché ho un bel caratterino. Perugia è un po’ la mia seconda casa. Io e la mia famiglia ci troviamo benissimo, siamo molto legati alla città. Il Perugia adesso è la mia squadra, quella per cui mi alleno e quella per cui il sabato do il massimo“.