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Cronaca

Mattarella, il discorso di fine anno 2020 del presidente della Repubblica

Il capo dello Stato ha salutato la Nazione nel tradizionale messaggio di fine anno

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Tradizionale discorso di fine anno per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, come ogni 31 dicembre, ha salutato la Nazione con un intervento che rappresenta, quest’anno, un messaggio particolarmente accorato, per via della pandemia da Covid-19.

Discorso di fine anno, Mattarella: “Aspiriamo a riappropriarci della nostra vita”

Mattarella esordisce ripercorrendo tutti i passi di questo 2020 davvero drammatico: “Care concittadine e cari concittadini, avvicinandosi questo tradizionale appuntamento di fine anno ho avvertito la difficoltà per esprimere a ciascuno di voi un pensiero augurale. Sono giorni, questi, in cui convivono angoscia e speranza. La pandemia che stiamo affrontando mette a rischio le nostre esistenze, ferisce il nostro modo di vivere. Vorremmo tornare a essere immersi in realtà ed esperienze che ci sono consuete, ad avere ospedali che non vengono investiti dall’emergenza, scuole ed università aperte, per i nostri bambini, per i nostri giovani. Anziani non più isolati per necessità e precauzioni; fabbriche, ristoranti e negozi pienamente funzionanti; trasporti regolari; normali contatti con i Paesi più vicini e con quelli più lontani, con i quali abbiamo costruito relazioni in tutti questi anni. Aspiriamo a riappropriarci della nostra vita”.

Discorso di fine anno, Mattarella: “L’Italia ha pagato un prezzo molto alto”

La pandemia ha cambiato il modo di vivere di tutto il mondo: “Il virus, sconosciuto e imprevedibile, ci ha colpiti prima di ogni altro Paese europeo. L’inizio del tunnel, con la drammatica contabilità dei contagi e dei morti, le immagini delle strade e delle piazze deserte, le tante solitudini, il pensiero straziante di chi moriva senza avere accanto i propri cari. L’arrivo dell’estate ha portato con sé l’illusione dello scampato pericolo, un diffuso rilassamento, un desiderio comprensibile di ricominciare a vivere come prima, di porre tra parentesi questo incubo. Poi, a settembre, la seconda offensiva del virus, prima nei Paesi vicini a noi, e poi in Italia. Ancora un dolore che si rinnova, mentre continua l’impegno generoso di medici e operatori sanitari. Il mondo è stato colpito duramente, anche l’Italia ha pagato un prezzo molto alto”.

Discorso di fine anno, Mattarella: “Bisogna riconoscere e affrontare la realtà”

Una ferita, quella del Covid-19, ancora aperta per Mattarella, che rivolge un pensiero ai cittadini italiani: “La pandemia ha scavato solchi profondi nelle nostre vite, nella nostra società. Ha acuito fragilità del passato. Ha aggravato vecchie diseguaglianze e ne ha generate di nuove. Tutto ciò ha prodotto pesanti conseguenze sociali ed economiche. Abbiamo perso posti di lavoro. Donne e giovani sono stati particolarmente penalizzati. Lo sono le persone con disabilità. Tante imprese temono per il loro futuro. Una larga fascia di lavoratori autonomi e di precari ha visto azzerare o bruscamente calare il proprio reddito. Nella comune difficoltà alcuni settori hanno sofferto più di altri. Questa pandemia ha seminato un senso di smarrimento: pone in discussione prospettive di vita. Basti pensare alla previsione di un calo ulteriore delle nascite, spia dell’incertezza che il virus ha insinuato nella nostra comunità. E’ questa la realtà, che bisogna riconoscere e affrontare”.

Discorso di fine anno, Mattarella: “Mi vaccinerò appena possibile”

Mattarella chiude con un messaggio di speranza, a proposito della campagna di vaccinazione: “La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Ora a tutti e ovunque, senza distinzioni, dovrà essere consentito di vaccinarsi gratuitamente: perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili. Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi. Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza. Il vaccino e le iniziative dell’Unione Europea sono due vettori decisivi della nostra rinascita”.

Messaggio di Fine Anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Care concittadine e cari…

Pubblicato da Sergio Mattarella su Giovedì 31 dicembre 2020

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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