Calcio
È morto Gianluca Vialli: quel discorso da brividi in Nazionale prima della finale degli Europei
L’ex calciatore, giornalista e tecnico è scomparso a 58 anni dopo aver lottato contro un tumore. Memorabile le sue parole alla squadra prima della gara contro l’Inghilterra
Il mondo del calcio, lo sport italiano, il Paese tutto sono in lutto da questa mattina, da quando abbiamo appreso della morte di Gianluca Vialli. L’ex calciatore, giornalista e tecnico è scomparso all’età di 58 anni dopo aver lottato per cinque contro un tumore al pancreas. Tante le gesta che ricordiamo quando pensiamo a lui in campo, ma altrettanto emozionanti sono quelle parole che pronunciò alla Nazionale prima della finale di Wembley contro l’Inghilterra. Ecco il video del discorso di Vialli prima della finale degli Europei.
Video discorso Vialli prima della finale di Wembley: “L’uomo che lotta con coraggio”
Se ne è andato Gianluca Vialli. Un lutto incredibile nel mondo del calcio, già funestato dopo la perdita di Sinisa Mihajlovic. A Vialli tutti gli sportivi sono legati non solo per l’incredibile scudetto della Sampdoria del 1991, ma anche per la vittoria della Nazionale agli Europei 2020, dove Vialli era un collaboratore tecnico del ct Mancini. Nel documentario “Sogno Azzurro” è presente anche la scena del discorso alla squadra il giorno prima della finalissima contro l’Inghilterra. Eccone il testo completo.
“Non è colui che critica a contare, né colui che indica quando gli altri inciampano o che commenta come una certa azione si sarebbe dovuta compiere meglio.
L’onore spetta all’uomo nell’arena. L’uomo il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue. L’uomo che lotta con coraggio, che sbaglia ripetutamente, sapendo che non c’è impresa degna di questo nome che sia priva di errori e mancanze.
L’uomo che dedica tutto se stesso al raggiungimento di un obiettivo, che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo e che si spende per una causa giusta. L’uomo che, quando le cose vanno bene, conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste e che, quando le cose vanno male, cade sapendo di aver osato.
Quest’uomo non avrà mai un posto accanto a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta”.