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Cronaca

Domenico Lucano, arriva la condanna: 13 anni e 2 mesi per immigrazione clandestina

L’ex sindaco di Riace è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa, peculato e abuso d’ufficio. Alla compagna, Lemlem Tesfahun, comminata la pena di 4 anni e 10 mesi

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Mimmo Lucano
Foto: wikipedia.org

Si è conclusa la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto Domenico Lucano. Il Tribunale di Locri ha condannato l’ex sindaco di Riace a 13 anni e 2 mesi di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa, peculato e abuso d’ufficio.

Alla compagna Lemlem Tesfahun, comminata la pena di 4 anni e 10 mesi.

Domenico Lucano, condannato per immigrazione clandestina: “Nemmeno a un mafioso”

Una sentenza che farà molto discutere che ha visto il raddoppio della pena rispetto alla prima richiesta della pubblica accusa. L’ex sindaco di Riace, visibilmente sconvolto all’uscita dal Tribunale, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Non ho parole, non me l’aspettavo. Questa vicenda è inaudita e non ho neppure i soldi per pagare gli avvocati. Ho speso la mia vita per rincorrere ideali, ho lottato contro le mafie, anche per riscattare l’immagine negativa della mia terra e non lo so se per i delitti di mafia vi siano pene così pesanti. Oggi sono morto dentro, non c’è giustizia. Mi aspettavo un’assoluzione. Sarò macchiato per sempre per colpe che non ho commesso“.

Lucano era stato arrestato e “posto ai domiciliari il 2 ottobre del 2018 nell’ambito dell’operazione «Xenia» condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla procura di Locri. I magistrati nelle 1.200 pagine della richiesta d’arresto lo definirono un sindaco «spregiudicato» per aver «favorito matrimoni di comodo» tra cittadini riacesi e donne straniere e per aver consentito a due cooperative, prive di requisiti, di assicurarsi il servizio della raccolta dei rifiuti urbani”.

Nato ad Avellino nel maggio '95 è un giornalista, attivista antimafia e talvolta scrittore un po' troppo malinconico. Grande appassionato di sport, divoratore di libri e ascoltatore incallito dei Pearl Jam.

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