Cronaca
DPCM ottobre 2020 in arrivo: verso locali chiusi alle 22 o alle 23 e mascherine all’aperto
Nuove restrizioni in vista nel prossimo decreto di Conte, che riguarderà l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la movida, i trasporti, gli spettacoli e gli eventi sportivi
Nuove misure in arrivo per gli italiani per il contenimento del contagio da coronavirus. Sembra che gli ultimi dati, non propriamente positivi – si registra un sensibile aumento dei contagi – possano muovere il presidente Giuseppe Conte verso l’adozione di provvedimenti restrittivi per la vita quotidiana dei cittadini del nostro Paese. Il DPCM di ottobre 2020 riguarderà infatti l’utilizzo delle mascherine, la movida, i trasporti, gli spettacoli e gli eventi sportivi.
DPCM ottobre 2020, presenze limitate per trasporti, stadi e spettacoli
Stando a quanto apprendiamo, sembra che si vada verso una chiusura dei locali alle ore 22, o alle ore 23. I locali aperti al pubblico potrebbero vedere impedita la propria attività nella seconda serata; una sorta di coprifuoco alla movida, questo, per cercare di limitare la possibilità di creare assembramenti.
Se la curva dovesse impennarsi il governo potrebbe decidere anche di limitare gli accessi nei luoghi chiusi a un numero massimo di persone; questa limitazione potrebbe essere estesa alle feste private.
Un’altra significativa decisione potrebbe essere assunta per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Le mascherine, pertanto, dovrebbero essere obbligatorie all’aperto su tutto il territorio nazionale. Un provvedimento, questo, già adottato da alcune regioni come Campania o Lazio.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici, pare che la capienza di autobus e treni del trasporto pubblico locale non andrà oltre l’80 per cento dei posti a sedere. Si prevedono inoltre ingressi contingentati nei negozi, così come nei ristoranti, dove potrebbe essere ridotto il numero dei coperti.
Capitolo stadi e spettacoli, resta il limite di 1000 spettatori per il calcio all’aperto; al chiuso non si potrà superare le 200 unità, sia per quanto riguarda gli spettacoli, che per le iniziative private, come i matrimoni.
Ovviamente, si tratta ancora di ipotesi, che tuttavia sembrano davvero concrete. Staremo a vedere, quando verrà pubblicato il DPCM, in che modo Conte e l’esecutivo decideranno di confermarle.