Cronaca
È morto Sergio Marchionne: aveva 66 anni
Per 14 anni alla guida di Fiat — poi trasformata in Fca — e Ferrari, ha segnato una stagione industriale, non solo italiana
Sergio Marchionne è morto. L’ex amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles aveva 66 anni. Era ricoverato dalla fine di giugno in una clinica di Zurigo per un intervento alla spalla destra. Le sue condizioni negli ultimi giorni si sono aggravate e poi il drammatico annuncio di Fca, emesso sabato pomeriggio, aveva confermato che le sue condizioni di salute erano gravissime: «Non potrà riprendere la sua attività lavorativa».
Informazioni successivamente emerse hanno specificato che Marchionne, dopo l’intervento alla spalla subito il 28 giugno, aveva avuto complicazioni inattese e gravissime, che lo avevano costretto in uno stato di coma irreversibile a partire da venerdì. Accanto al manager i figli, Alessio Giacomo e Jonathan Tyler, e la compagna Manuela Battezzato.
Sergio Marchionne, nato a Chieti nel giugno del 1952, è diventato celebre nel nuovo millennio, quando nel 2004 accettò la sfida della famiglia Agnelli e si gettò in un’impresa che pareva impossibile, salvare la Fiat dal fallimento. Con lui l’impresa impossibile è diventata realtà. In 14 anni in Fca Marchionne è riuscito a risanare e a rilanciare lo storico marchio italiano, lavorando fino all’ultimo per mettere a punto i piani del futuro.
Al suo posto, in Fiat-Chrysler è subentrato come amministratore delegato il britannico Mike Manley, mentre la carica in Ferrari è passata a Louis Carey Camilleri, con John Elkann presidente di entrambe le aziende.
Sergio Marchionne Morto, le sue frasi più celebri
Tra le sue frasi più celebri: «La leadership non è anarchia. In una grande azienda chi comanda è solo. La collective guilt, la responsabilità condivisa, non esiste. Io mi sento molte volte solo». Oppure: «La lingua italiana è troppo complessa e lenta: per un concetto che in inglese si spiega in due parole, in italiano ne occorrono almeno sei».