Calcio
Giorgia Rieto, la giornalista si racconta a ZetaNews: “La mia passione per il calcio e la scrittura”
Dal mondo del calcio, del quale è da sempre affascinata grazie alla sua famiglia, passando per la predilezione per la scrittura e la lettura, senza mai dimenticare quel sogno custodito nel cassetto: la criminologia
Passione, perseveranza e determinazione. Queste sono le parole migliori per descrivere Giorgia Rieto, giovane (classe 1997) giornalista calabrese. Si è raccontata per noi in una lunga intervista, dove ci ha parlato di tutte le tappe fondamentali della sua vita, che l’hanno portata a entrare nel mondo del giornalismo, come ci tiene lei a sottolineare “tirandosi su da sola, con le sue forze“.
Dal mondo del calcio, del quale è da sempre affascinata grazie alla sua famiglia, passando per la predilezione per la scrittura e la lettura, senza mai dimenticare quel sogno custodito nel cassetto: la criminologia.
Intervista a Giorgia Rieto: “Seguo il calcio sin da piccola grazie alla mia famiglia”
Innanzitutto, parlaci di te! Come ti sei avvicinata al giornalismo?
“La passione per il giornalismo nasce inevitabilmente insieme a quella per la scrittura. Già ai tempi della scuola elementare mi piaceva molto raccontare vicende e ricordo che fondammo anche il giornalino di classe con diversi argomenti trattati. Chiaramente crescendo ho approfondito il tutto fino all’esame da giornalista pubblicista che ho tenuto ormai qualche anno fa. Posso dire senza troppi problemi che la scrittura e la lettura sono due delle mie più grandi passioni, questo unito al mio intuito mi hanno portata alla mia professione. Un altro sbocco che mi sarebbe piaciuto intraprendere è quello della criminologia, ma ancora tutto è possibile“.
“Il movimento calcistico ha perso tanto con il Covid”
Questa tua passione per il calcio ha un motivo in particolare o è nata crescendo nell’ambito del giornalismo sportivo?
“Seguo il calcio da piccolissima grazie alla mia famiglia. Qualche anno fa ho iniziato a pubblicare post e articoli a titolo personale sui social, magari con la cronaca delle partite che seguivo o semplicemente miei pareri personali. A 16 anni ho iniziato le mie prime collaborazioni con diverse testate giornalistiche. La mia passione per la scrittura legata a quella per il calcio mi ha portata fin qui“.
Cosa pensi del calcio di oggi, nell’epoca del Covid-19?
“Dobbiamo ormai abituarci tutti a convivere con questa situazione. Anche il calcio è stato chiaramente colpito dalla Pandemia e colgo proprio questa occasione per sottolineare una cosa. Nel mondo del calcio non ci lavorano solo i calciatori, sono tanti padri di famiglia o giovani ragazzi che portano avanti una professione. Spesso si vede ciò che c’è solo all’apparenza non andando a fondo. Il mio pensiero va principalmente a tutti coloro che hanno perso il lavoro in questo periodo o alle squadre che non esistono più. Lo sport spesso non è preso abbastanza in considerazione ed è visto come qualcosa di superfluo. Come ho scritto prima è un settore come tutti gli altri che ha perso tantissimo in questi mesi“.
Giorgia Rieto: “Per la Serie A favorite Brescia, Benevento e Lecce”
Qual è, secondo te, al di là della classifica, la migliore squadra della Serie B?
“Credo che il Lecce sia la squadra migliore sotto ogni punto di vista. Oltre alla dirigenza che sta lentamente tentando il possibile per ritornare in Serie A, in queste giornate ha dimostrato un gran bel gioco grazie a mister Baroni“.
Chi saranno le future promosse in Serie A?
“Oltre ai giallorossi citati in precedenza, il Benevento è una squadra che potrebbe fare il salto di categoria senza troppi problemi. Fino alla fine se la giocheranno squadre come Pisa e Brescia. Occhio alla Cremonese che potrebbe essere una vera sorpresa…“.
La giornalista sui Mondiali: “In Qatar? Ci andiamo, e saremo tra i protagonisti”
Non possiamo non parlare dei prossimi spareggi per il mondiale di Qatar 2022. Credi che gli Azzurri riusciranno a qualificarsi?
“Non solo ci credo ma sono anche convinta di questo. Mister Mancini ha il carisma giusto per portarci al mondiale. Abbiamo già visto all’Europeo che questa squadra ha le capacità e le potenzialità per fare molto bene. Io potrò essere esagerata ma oltre la qualificazione, l’Italia rischia di essere una delle protagoniste anche in Qatar“.
Cosa vedi nel tuo futuro?
“Perseveranza è la parola giusta per descrivermi. Collaboro già con diverse squadre e questa è già una grande soddisfazione per me. Sono assolutamente indipendente e lavoro come libera professionista. Il cellulare inizia a squillare e non c’è soddisfazione più bella di quando raggiungi determinati traguardi solo con le tue competenze e mantenendo sempre la testa alta“.