Politica
Giuramento Presidente della Repubblica, Mattarella: “Grazie per la fiducia”
Tanti i temi toccati dal Capo dello Stato, con particolare riguardo alle difficoltà che sta attraversando il Paese, che si proietta verso la fine dell’emergenza sanitaria
Giornata dedicata al giuramento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha inizio così il suo secondo mandato consecutivo. Tanti i temi toccati dal Capo dello Stato, con particolare riguardo alle difficoltà che sta attraversando il Paese, che si proietta verso la fine dell’emergenza sanitaria.
Giuramento Presidente della Repubblica 3 febbraio 2022, le parole di Sergio Mattarella
Ecco uno stralcio del discorso di Sergio Mattarella nel giorno del suo insediamento al Quirinale:
“Il Parlamento e i rappresentanti delle regioni hanno preso la loro decisione. Ritorno, dunque, davanti a questa assemblea, dove il popolo trova la sua massima espressione. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta. La lettera e lo spirito della nostra carta costituzionale continueranno ad essere il perno in questo mio impegno.
Il mio pensiero adesso è rivolto a tutti gli italiani e in particolare a quelli più in sofferenza che si attendono dalle istituzioni della Repubblica risposte al loro disagio. Queste attese sarebbero state compromesse di fronte ad uno stato di tensione prolungato. Leggo questa consapevolezza che ha caratterizzato la settimana del voto, giorni travagliati, anche per me. Questa stessa consapevolezza è la ragione del mio si, che sarà al centro dei miei compiti.
Le urgenze sanitarie, economiche e sociali sono le priorità. L’epidemia non è conclusa ma non possiamo abbassare la guardia. L’Italia è un grande paese. Lo spirito di iniziativa degli italiani, la loro solidarietà, hanno permesso all’economia di ripartire. Per confermare questo trend c’è bisogno di programmazione per consolidare quest’ottimo andamento. Preoccupa la scarsità di alcuni beni fondamentali. Viviamo un momento straordinario, siamo i maggiori beneficiari del programma Next Generation Eu. La stabilità di cui si avverte l’esigenza è fatta di dinamismo e sentimento comune.
La nostra riconoscenza va a tutti coloro che si sono sacrificati per proteggere gli altri durante questi anni difficili. Abbiamo bisogno di un Paese che cresca in unità, cercando di eliminare le disuguaglianze. Un’Italia che sappia superare il declino demografico al quale l’Europa sembra condannata, che tragga vantaggio dalle proprie bellezze, impegnata nella difesa dell’ambiente; consapevole delle responsabilità nei confronti delle future generazioni.
Non possiamo accettare che ora, senza pretesti di competizioni, si alzi il vento dello scontro in un continente che ha conosciuto le tragedie della prima e della seconda guerra mondiale. Dobbiamo fare appello alle nazioni amiche per far cadere le prove di forza trasformandole in dialoghi di pacificazione. Su tutti questi temi è impegnato il governo Draghi, nato con ampio sostegno parlamentare nel pieno dell’emergenza e ora proiettato a superarla. A loro esprimo un augurio di buon lavoro.
Le morti sul lavoro feriscono la società. Le tragedie, come quella del giovane Lorenzo Parelli. Ricordiamo a tutti che è entrato in fabbrica con il progetto di alternanza scuola-lavoro. Bisogna impedire le violenze contro le minoranze, contro le donne, piaghe profonde, inaccettabili, che vanno sanate con la cultura, l’educazione, il rispetto. La nostra dignità ci obbliga a combattere la tratta degli esseri umani. La dignità è anche il rispetto per il diritto allo studio, per gli anziani, che non possono essere lasciati alla solitudine; è combattere la povertà; è un Paese dove le carceri non siano sopraffollate e assicurino il reinserimento sociale dei detenuti; è un Paese libero dalle mafie e dalla criminalità; libero dalla complicità di chi fa finta di non vedere”.