Attualità
Gli adesivi dell’azienda petrolifera X-Site contro Greta Thunberg: è polemica
La giovane attivista svedese nel mirino della compagnia americana, che ritrae quella che sembra essere la sua immagine in una vignetta portatrice di misera sessualizzazione
Nelle ultime ore, il web si è scatenato contro alcuni adesivi, firmati dall’azienda petrolifera X-Site, che rappresenterebbero la giovane attivista Greta Thunberg, riconoscibile dalle due trecce lunghe, nuda mentre viene presumibilmente stuprata da un uomo.
La sessualizzazione dell’attivista è, senza mezzi termini, un tentativo misero di affossare l’operato della Thunberg. La svedese, infatti, non è soltanto una ragazza o un’attivista. È ormai diventata un simbolo importante nella lotta ambientalista, che colpisce e scredita l’operato di tali aziende petrolifere (e non solo), incuranti dell’ambiente e dei pericoli derivanti dal cambiamento climatico.
Ciò che ha poi indignato molti è anche la risposta del direttore generale della X-Site, Doug Sparrow, che ha cercato di minimizzare il tutto, asserendo che Greta “non è una bambina. Ha 17 anni.” Di fatto, quindi, non sarebbe una sessualizzazione ma una burla, uno scherzo.
Il web, la politica, la cultura tutta non ci sta. Si oppone. Può un’affermazione del genere scagionare l’azienda? Può l’età di una ragazza o una donna giustificare uno stupro o soltanto la raffigurazione di questo?
La risposta di Greta non tarda ad arrivare. È pulita e semplice: “Stanno diventando sempre più disperati. Questo è il segnale che stiamo vincendo”, scrive su Twitter. L’azienda si è impegnata a disfarsi di tutto il materiale “incriminato” e si è dissociata da quest’ultimo.