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Il BCT 2020 scalda i motori (della DeLorean): per il pre-festival “Back to the future” con Bob Gale
Nell’anno del 35esimo anniversario dell’intramontabile cult fantascientifico, un “fuori festival” d’eccezione, che lascia intendere che quello di questa estate sarà un festival pirotecnico.
La quarta edizione del Festival Nazionale del Cinema e della Televisione Città di Benevento inizia a scaldare i motori. In una Piazza Cardinal Pacca trasformata per l’occasione in un telematico red carpet prima e in suggestivo cinema sotto le stelle poi, è andato ieri sera in scena un “fuori festival” d’eccezione: “Happy Birthday Back to the future” che sebbene non abbia aperto ufficialmente il BCT, comunque ha lasciato intendere chiaramente che quello di questa estate sarà un festival pirotecnico.
Nell’anno del 35esimo anniversario dell’intramontabile cult fantascientifico, una platea rigorosamente distanziata ha potuto godersi, in collegamento da Los Angeles e con la collaborazione di “Universal”, il produttore e sceneggiatore di “Back to the future”: Bob Gale. Intervistato da Martina Riva e tradotto simultaneamente da Tania Cretazzo, Gale ha raccontato a 360° una delle saghe più fortunate della storia del grande schermo, tra aneddoti e curiosità.
“L’idea del film mi è venuta sfogliando l’annuario scolastico. Ho frequentato la stessa scuola di mio padre e quando ho visto la sua foto nell’annuario mi sono lasciato andare ad un pensiero: sarei mai diventato amico di mio padre se avessi frequentato la scuola con lui ? Così è nato “Back to the future”. Non immaginavamo che quell’idea potesse avere un impatto così significativo sulle persone e soprattutto non pensavamo che ne avremmo fatto una trilogia. Ci aspettavamo soltanto di guadagnare qualcosa di soldi col primo film” ha spiegato Bob Gale.
L’intervista è poi proseguita sui binari della curiosità ed in merito alla mitica DeLorean, Gale ha svelato:
“Inizialmente, quella che oggi è la famosa ‘macchina del tempo”, era una ‘camera del tempo’ costruita in un frigorifero che doveva essere trascinata da un camioncino. Nel 1984 ci venne l’idea di inserirla in un automobile. Sul tipo di auto avemmo inizialmente qualche perplessità ma poi ci fu l’illuminazione. John DeLorean, in quel tempo, veniva processato per problemi con la droga e il suo processo era divenuto una causa mediatica planetaria. Era sulle prima pagine di ogni giornale. Così, per dare notorietà all’auto decidemmo per l’ormai celebre ‘DeLorean’. Una scelta perfetta”.
Alla domanda: “quali sono stati gli ingredienti del successo di ‘Back to the future’ ”? Mister Gale ha risposto: “L’immaginazione è il motore del cinema. Immaginare come si fossero conosciuti i nostri genitori credo che sia un’idea balenata a tutti almeno una volta nella vita. Come erano i nostri parenti da giovani o i nostri genitori da fidanzati è una domanda che va oltre ogni razza, ogni colore ed ogni latitudine ed incuriosisce tutta l’umanità. Credo sia stato questo l’unico ingrediente del successo: l’immaginazione”.
Commozione ed orgoglio quando nel bel mezzo dell’intervista a Mister Gale è squillato il cellulare e la suoneria ha immediatamente attirato l’attenzione della platea: era il tema di “Per un pugno di dollari” del compianto Maestro Ennio Morricone. Un lungo applauso ha suggellato la confessione di Gale: “I love Ennio Morricone”.
L’intervista si è conclusa con una domanda alla quale chissà quante volte Mister Gale avrà già dovuto rispondere: “Ci sarà un ‘Back to the future 4’”?
“No, assolutamente no. La saga è e resterà composta da soli tre film e non c’è nemmeno una remota possibilità che esca un quarto “Back to the future”. Tuttavia, stiamo comunque lavorando ad un nuovo progetto: un musical che speriamo di girare anche in Italia, ma che a causa del Covid abbiamo dovuto interrompere. Speriamo di ripartire nel 2021”.
Al termine dell’intervista, passato, presente e futuro si sono mescolati ancora una volta. La mitica DeLorean ha ripreso vita sul maxi schermo 4K Ultra HD.
Luci spente, stelle accese e ciak: “Back to the future”.