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Inchiesta su Spezia-Parma: il duro comunicato della società gialloblù

Alcuni sms sospetti hanno allertato la Procura Federale, che ha aperto un’inchiesta sul match decisivo per la promozione in Serie A dei crociati. La risposta del club

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Dei messaggi sms sospetti, quattro giorni prima della partita decisiva per le sorti di una delle due squadre. Spezia-Parma sarebbe iniziata così, con uno scambio di chiacchiere tra due difensori della squadra di casa, Filippo De Col e Alberto Masi, e due attaccanti degli ospiti, Fabio Ceravolo ed Emanuele Calaiò.

Stando a quanto riporta “La Gazzetta dello Sport“, i quattro si sarebbero parlati ben prima dell’incontro del “Picco”. Il contenuto dei messaggi? Lo stesso quotidiano parla di riferimenti ambigui alla prestazione che avrebbero compiuto i difensori dello Spezia.

Quasi un invito a non impegnarsi troppo, anche e soprattutto parlando delle motivazioni di classifica. Prima della gara, infatti, i liguri erano aritmeticamente salvi e fuori dai playoff, mentre al Parma serviva la vittoria per continuare a credere alla Serie A.

Spezia-Parma, il club crociato: “A disposizione degli organi, massima fiducia. Tifosi, tranquilli

Gli ispettori della Procura Federale hanno aperto un’inchiesta a riguardo della gara. La risposta del Parma Calcio non si è fatta certo attendere. Ecco alcuni stralci del comunicato ufficiale: “Ad entrambi i calciatori Fabio Ceravolo ed Emanuele Calaiò è stato semplicemente chiesto conto di due messaggi di testo, inviati a loro ex compagni di squadra in forza allo Spezia nei giorni precedenti la gara. Il tenore dei testi di cui il Parma ha potuto prendere visione nelle ultime ore non contiene alcun tipo di irregolarità o malizia, come già chiarito dai nostri tesserati e come siamo certi verrà accertato anche dagli organi preposti“.

Piena disponibilità, ma con rammarico: “Il Parma Calcio 1913 è a totale disposizione degli organi competenti. Tuttavia, non possiamo non stigmatizzare la diffusione alla stampa di contenuti dettagliati di un’indagine che, essendo in corso, non permette a chi è chiamato in causa di rispondere in maniera adeguata proprio per evitare di intaccare il lavoro degli organi preposti. Anche se a malincuore, nessun tesserato o dirigente del Parma Calcio 1913 rilascerà dichiarazioni sino alla conclusione delle indagini“.

Tranquillizzati i tifosi: “Il Parma Calcio 1913 desidera tranquillizzare con forza i propri tifosi e nutre la massima fiducia sul fatto che quest’indagine certificherà ulteriormente come la terza promozione consecutiva“.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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