Instagram, Whatsapp e Facebook in una sola app? Zuckerberg al lavoro

Il trio dell’instant messagging vede un successo senza eguali nel ventunesimo secolo e c’è da mettersi le mani nei capelli se si considera che tutte e tre le piattaforme siano sotto il controllo di una singola mente.

Mark Zuckerberg, fondatore, CEO di Facebook e proprietario (acquirente) di Whatsapp e Instagram, dopo lo scandalo dei dati di Facebook Analytica, ha deciso di redimersi, puntando forte sull’unificazione delle tre app di messaggistica. 

Instagram, Facebook e Whatsapp in una singola applicazione?

Possibile che i tre social vengano uniti del tutto? Assolutamente no. È da escludere a priori quest’idea, considerando quanto non sia favorevole allo stesso portafogli di Zuckerberg, che andrebbe così facendo, a minimizzare i guadagni dei singoli servizi. 

L’ipotesi dello dell’ottavo uomo più ricco al mondo secondo Forbes, è invece di facilitare la vita dei propri utenti, non unendo completamente le piattaforme, ma creando un singolo servizio di messaggistica, tale da creare un vero e proprio ecosistema, al quale possano partecipare praticamente tutti. Si stima che siano circa 2,5 miliardi gli individui che faranno parte di questo immenso gruppo di ‘comunicatori’.

Fatto sta che la ‘mossa di Zuckerberg’ non è da sottovalutare, anzi, forse sarebbe meglio tenere gli occhi aperti. La sua strategia comporterebbe vantaggi non solo al suo fatturato, ma faciliterebbe in qualche modo la comunicazione tra i diversi utenti, intenti al solo scopo di interagire con coetanei, familiari e non. 

Al contempo però, bisognerebbe quantomeno considerare i rischi della svolta unificante pensata dal 34enne statunitense, il quale continua ad essere perseguitato dall’ombra degli scandali dei dati che gli son costati un processo giudiziario neanche 12 mesi fa. 

Bisogna quindi dare fiducia all’iniziativa? Seppur non cambierebbe apparentemente la vita di nessuno, dissensi e perplessità non scarseggiano, con la consapevolezza che volente o nolente, Mark Zuckerberg è già al lavoro e forse, ciò che stiamo solamente ipotizzando, tra qualche tempo sarà realtà.