Cronaca
Irpinia, numerose sanzioni per irregolarità nella vendita di alimenti di prima necessità
Sono stati diversi gli interventi da parte delle forze dell’ordine a carico di commercianti che si sono resi colpevoli di aver venduto merce con modalità non conformi alla legge
A causa dell’epidemia da Coronavirus l’Italia è ferma su tutti i fronti da ormai più di un mese, eccezion fatta per alcuni settori, come quelli della vendita di alimenti e beni di prima necessità. Con i cittadini in affanno, c’è chi approfitta per lucrare su questa emergenza. In Irpinia sono scattate numerose sanzioni per alcune irregolarità in merito.
Irpinia, tante multe per la vendita di alimenti non conforme alla legge
Come si evince dal comunicato delle forze dell’ordine, “i carabinieri della Stazione Forestale di Mirabella Eclano, congiuntamente a personale dell’Asl di Avellino, all’esito del controllo eseguito ad un’attività commerciale di Grottaminarda, hanno elevato una sanzione amministrativa di oltre 12mila euro in virtù della vendita al pubblico di prodotti alimentari scaduti, di alimenti privi di sistema di rintracciabilità nonché l’utilizzo di una bilancia non sottoposta alla prescritta vidimazione periodica. Sequestrati circa 45 chili di alimenti (olive, baccalà, formaggi, prosciutto ed altro)”.
Inoltre “i carabinieri della Stazione Forestale di Monteforte Irpino, invece, a seguito dell’accesso ispettivo ad un negozio di Sperone, hanno rinvenuto prodotti alimentari surgelati non in confezioni originali sigillate dal fabbricante. Per tale motivo i militari hanno sequestrato circa 2 quintali di alimenti e ad elevare una sanzione di oltre mille euro. Sempre a Sperone, i carabinieri della stessa Stazione Forestale hanno elevato sanzioni amministrative per il conducente di un veicolo che trasportava 48 ovini, vivi senza marchi auricolari. Gli animali sono stati sottoposti a sequestro”.