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ISEE 2025, il Governo introduce modifiche significative per il calcolo: ecco quali sono
Inclusi i redditi derivanti da attività digitali, fuori l’Assegno Unico: tutti i documenti richiesti per presentare la dichiarazione
Con l’arrivo del nuovo anno, l’ISEE 2025 si preannuncia come un documento centrale per accedere a bonus e agevolazioni. Il governo ha introdotto alcune modifiche significative che mirano a rendere il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente più equo e rispondente alle nuove realtà economiche e sociali. È quindi il momento giusto per capire cosa cambia, quali documenti occorrono e quali sono le date da rispettare.
Cosa cambia con l’ISEE 2025: tutte le novità previste
L’ISEE, uno strumento che calcola la ricchezza complessiva del nucleo familiare, vedrà dal 2025 alcune innovazioni rilevanti. Una delle novità principali è l’esclusione dell’Assegno Unico Universale dal calcolo. Questa misura, già discussa nella Manovra 2024, verrà finalmente attuata, rendendo più facile per molte famiglie mantenere l’ISEE entro soglie che danno accesso a una maggiore quantità di benefici. Al tempo stesso, i redditi derivanti da attività digitali, come il noleggio di immobili su piattaforme online o la vendita di beni su siti e-commerce, saranno invece inclusi. Un passo che riconosce il peso crescente dell’economia digitale.
Un altro cambiamento significativo riguarda i coefficienti di equivalenza, quegli elementi che modulano l’importo dei benefici in base alla composizione familiare. Dal 2025 verrà introdotto un coefficiente specifico per i nuclei con membri affetti da gravi disabilità, una misura che tiene conto delle spese aggiuntive che queste famiglie devono affrontare.
La giacenza di quale anno va presentata? Documenti necessari e tempistiche
Richiedere l’ISEE richiede una preparazione accurata. È essenziale avere a disposizione tutta la documentazione che attesta la situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare. Per il 2025, l’ISEE si baserà sui dati del 2023, quindi occorrerà fornire i redditi dichiarati in quell’anno e il patrimonio immobiliare e mobiliare riferito al 31 dicembre dello stesso anno.
Tra i documenti richiesti ci sono la certificazione dei redditi, il saldo e la giacenza media dei conti correnti bancari e postali, nonché eventuali visure catastali aggiornate per chi possiede immobili. Le famiglie che vivono in affitto devono inoltre allegare una copia del contratto di locazione. Chi richiede agevolazioni specifiche, come quelle per studenti universitari o per supporti sociosanitari, dovrà presentare documentazione aggiuntiva che attesti le condizioni necessarie per accedere a tali benefici.
La presentazione dell’ISEE 2025 sarà possibile a partire dal mese di gennaio, e il documento resterà valido fino al 31 dicembre dello stesso anno. Tuttavia, è consigliabile procedere con la richiesta nei primi mesi per non rischiare di perdere l’accesso a bonus e sgravi. Come negli anni passati, sarà possibile compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in modalità ordinaria o precompilata attraverso il portale dell’INPS. Per chi preferisce il supporto di un professionista, i CAF rimangono un punto di riferimento affidabile.