Calcio
Juventus hai vissuto un sogno durato 92′, svegliarsi così fa male
La squadra di Allegri si è svegliata sul più bello, da una secchiata d’acqua fredda immeritata, forse troppo
Il confine tra spiccare il volo e cadere nel baratro, a volte, può essere davvero sottile. Lo hanno capito a spese loro i giocatori della Juventus, come i suoi dirigenti, i suoi tifosi. Una squadra a dir poco stoica, ispirata dall’impresa romana, stava per far materializzare l’impensabile. No, purtroppo no.
Due quarti di Champions League che danno nuova luce all’onore calcistico italiano. È stata data una lezione di calcio alla Spagna, ed è stata presa a sberle quella presunzione iberica che caratterizza il loro modo di giocare.
La Vecchia Signora non può riproverarsi nulla. Ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, tenendo i nervi saldi nonostante le gambe avrebbero voluto correre a mille all’ora per cercare di ribaltarla. Il coraggio è stato centellinato in novanta minuti magistrali, condito da un pizzico di sana follia.
La partita è riassumibile in un sogno, un bel sogno. Immaginatevi di sognare la cosa che desiderate di più in questo momento della vostra vita ed essere svegliati sul più bello da un pugno in faccia. Tra l’altro immeritato. Una metafora che rende al massimo la serata spagnola della compagine torinese.
Bisogna che questo sia un punto di partenza, una nuova speranza nell’anno più buio del calcio italiano. Avremmo potuto vantare due formazioni italiche nel penultimo atto della competizione più importante al mondo. Forse qualcuno non ha voluto, o il destino aveva deciso che dovesse andare così.
Una beffa così fa male, molto male. Ma dopo un tempo indefinito, costellato di critiche verso il nostro calcio, per una volta possiamo esserne fieri, di nuovo. Onore a noi.