Calcio
Kiricocho, cosa avrà voluto dire Chiellini a Saka prima del calcio di rigore?
Il capitano della Nazionale ha urlato all’inglese quello che sembra essere un anatema portasfortuna: scopriamo di più
“Kiricocho, kiricocho!”. A nessuno, diciamoci la verità, è venuto in mente di ascoltare cosa diceva il capitano dell’Italia Giorgio Chiellini a Bukayo Saka, quando l’inglese stava per farsi parare da Donnarumma il rigore decisivo per consegnare agli Azzurri il titolo di Campioni d’Europa. A dirla tutta, in tantissimi non si erano accorti neppure che avevamo vinto, figuriamoci! Ma cosa vuol dire Kiricocho, e chi era questa persona? Scopriamo di più su significato e pronuncia del nome.
Kiricocho, chi era questa persona? Le info da Wikipedia
Molti di noi (diremmo tutti) non l’avevano mai sentita. Eppure, sembra che Kiricocho sia una una parola che fa parte da tempo del vocabolario calcistico argentino. Questa espressione, come apprendiamo da Wikipedia in lingua portoghese, viene usata in Sudamerica come una sorta di superstizione per attirare sfortuna all’avversario nel corso di una partita di calcio.
Ma chi era Kiricocho? Una leggenda narra che fosse un tifoso dell’Estudiantes de La Plata, una delle più famose società di calcio argentine, che quando era in tribuna a guardare le partite della sua squadra del cuore, quest’ultima, in un modo o nell’altro, perdeva malamente.
Addirittura, la cattiva reputazione di Quiricocho, per dirla alla sudamericana, crebbe così tanto che l’allenatore del club, Carlos Bilardo, iniziò a portarlo insieme alla squadra, per salutare i suoi avversari prima delle partite. Casualmente o no, sta di fatto che l’Estudiantes finì campione argentino nel 1982, perdendo una sola partita, proprio quella in cui Kiricocho non riuscì a salutare i suoi avversari.
Chiellini-Saka e la ‘magia nera’: significato e pronuncia della parola
Non si sa con certezza se Kiricocho sia realmente esistito o se sia solo una leggenda che fa parte del folklore del calcio argentino, ma la storia si diffuse, e venne usata dai tifosi di tutto il mondo come una superstizione per attirare sfortuna all’avversario quando si cantava il suo nome, ad esempio, nei calci di rigore.
Addirittura c’è chi addita a Chiellini di aver usato con Saka un rituale di magia nera, nominando Kirikocho. Ecco, dunque, la storia particolare di questa leggenda argentina. Come si pronuncia? Chiricòcho, molto semplicemente.