Attualità
Know how aziendale, quando rivelare un segreto industriale è un reato?
Il patrimonio cognitivo e organizzativo necessario per un’azienda non può sempre essere divulgato: ecco cosa dice la legge
Rivelare i segreti industriali, il c.d. know how dell’azienda in cui si è stati dipendenti, può costituire un reato punito fino a due anni di reclusione. Secondo la Cassazione l‘informazione tutelata dalla norma in questione è un’informazione dotata di un valore strategico per l’impresa, dalla cui tutela può dipendere la sopravvivenza stessa dell’impresa. (Cass., Sez. V Penale, sentenza 4 giugno 2020, n.16975).
Che cos’è il know how: definizione e significato
Il know how è quel patrimonio cognitivo e organizzativo necessario per la costruzione, l’esercizio, la manutenzione di un apparato industriale. Tale espressione, indica una tecnica, una prassi o a una informazione. In sintesi è l’intero patrimonio di conoscenze di un’impresa, il frutto di esperienze e di ricerche accumulatesi negli anni, che assicurano all’impresa un vantaggio competitivo, e quindi un’aspettativa di un maggiore profitto economico. Si tratta di un patrimonio di conoscenze il cui valore economico è pari all’ammontare degli investimenti richiesti per la sua acquisizione e al vantaggio concorrenziale che da esso deriva, in termini di minori costi futuri o maggiore appetibilità dei prodotti.
Rivelare il know how aziendale è reato? Cosa dice il codice penale
Il codice penale all’art. 623, sanziona la rivelazione o l’uso di informazioni segrete su scoperte scientifiche, invenzioni e applicazioni industriali, compiute in violazione di un rapporto fiduciario di natura professionale. Il bene giuridico tutelato dalla norma in questione è individuato nell’interesse a che non vengano divulgate notizie attinenti ai metodi che caratterizzano la struttura industriale.