Politica
La proposta di Vincenzo Stile: “Inferiore? Meglio ‘Nocera’ e basta!”
Il consigliere comunale di Nocera Inferiore esprime la sua idea riguardo le discussioni degli ultimi mesi: “La nostra città ha tutto per diventare la Grande Nocera senza bisogno di referendum”
Nocera Unita, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Nuceria. Si sta parlando tanto di denominazioni e fusioni nell’Agro, e nella fattispecie nella città capofila.
“Per chi si fosse collegato adesso”, le questioni in piedi sono due, intrecciate tra loro. L’una riguarda la fusione delle due Nocera; l’altra, direttamente collegata, vede una parte della cittadinanza di Nocera Superiore schierata apertamente contro questa proposta, tanto da voler chiamare la propria cittadina “Nuceria”. Il primo cittadino Giovanni Maria Cuofano è tra i principali promotori di quest’ultima iniziativa.
Ebbene, ecco la voce di Vincenzo Stile. Il pediatra, consigliere comunale di Nocera Inferiore, lancia la sua controproposta: chiamare Nocera Inferiore, “Nocera”, rimuovendo l’aggettivo. Questo ha una precisa spiegazione: “Inferiore? Beh alcuni possono, se vogliono, come è lecito, cambiare e latinizzare il nome del loro paese, chiamandolo da Nocera Superiore a Nuceria, se l’aggettivo che lo segue è legato solo a una differenza di altitudine e sottolineare la vocazione archeologica del loro Comune. A quel punto non ci resta altro da fare che togliere l’aggettivo ‘inferiore’ dal nome della nostra città ed essere solamente Nocera! Quell’aggettivo ‘inferiore’ non servirebbe più a nulla”.
Nocera, Vincenzo Stile: “Non abbiamo bisogno di referendum, ma di migliorare la città”
Stile sottolinea quanto a suo modo di vedere Nocera possa tranquillamente continuare a vivere ‘da sola’: “Nocera è una città completa, e non solo archeologica: con i suoi uffici, i servizi, l’Ospedale, il Tribunale, l’INPS, i negozi, i locali di intrattenimento, l’attrazione della movida, le bellezze naturali di Mont’Albino e Sant’Andrea, con la valorizzazione dei loro sentieri e Santuari, il Castello, la valorizzazione del Polo Museale e dei beni archeologici e della Caserma Tofano, il suo polo industriale il Palazzetto dello Sport, lo Stadio“.
Ecco la sua ricetta per migliorare la città: “Non abbiamo bisogno di dividere con referendum vari, la cui gestione durerebbe anni e di cui è scontato l’esito divisorio, ma, invece, abbiamo bisogno di unirci in una visione di ottimizzazione di ciò che abbiamo nella nostra città e di un miglioramento sociale dei nostri comportamenti civici. Miglioriamo i nostri problemi, senza distrazioni, per farla diventare davvero Grande. Da oggi in poi lancio la discussione sulla proposta di chiamare la nostra città solo ‘Nocera’!“.