Calcio
Lotta alla tv pirata, maxi operazione in Europa, coinvolti 5 milioni di utenti solo in Italia
Le Fiamme Gialle: “Individueremo chi usava il servizio, tutti verranno perseguiti”. Rischiano multe fino a 25mila euro
Tempi duri per la pirateria televisiva online. Questa mattina è scattata una maxi operazione delle forze dell’ordine per contrastare le tv pirata. L’obiettivo, grazie anche alle agenzie Eurojust ed Europol, è quello di smantellare ed oscurare il fenomeno delle IPTV, sistema che, convertendo il segnale analogico della pay-tv, lo trasforma illegalmente in segnale web-digitale.
L’operazione di questa mattina ha coinvolto anche altre nazioni europee. Ordini eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria con numerose perquisizioni sul territorio nazionale “per smantellare le centrali ed aggredire i rilevanti proventi illeciti“. Secondo le prime notizie riportate, gli utenti collegati alla piattaforma sarebbero 50 milioni di cui 700mila collegate nel momento delle perquisizioni e spente questa mattina. L’attività illegale funzionava dal 2015.
Tv pirata, la procura: “Puniremo anche gli utenti”
Il comandante del Nucleo speciale tutela della privacy e frode tecnologica, colonnello Giovanni Reccia, ha parlato di un monitoraggio di alcuni siti iniziato nel 2017 da cui è emersa la rete illegale. “Abbiamo fermato un fenomeno che corrisponde a un grandissimo numero di persone. La piattaforma illegale è stata spenta. Il prezzo di accesso era bassissimo rispetto a quello di mercato. Circa 6mila lavoratori hanno perso il posto per queste attività illegali.”.
Reclusione e multa – Nei confronti dei fruitori del servizio è prevista la reclusione da sei mesi a 3 anni e la multa fino a 25.822 Euro. “Individueremo gli utenti italiani e verranno perseguiti“, ha spiegato il colonnello Giovanni Reccia.
Operazione internazionale di #poliziapostale con @Eurojust ed @Europol per oscurare il fenomeno delle IPTV, sistema che, convertendo il segnale analogico della paytv, lo trasforma illegalmente in segnale web-digitale pic.twitter.com/tkCdXe8NRY
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 18 settembre 2019