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Cultura

Marcello Torre, la storia dell’avvocato di Pagani ucciso dalla camorra di Cutolo

Il sindaco di Pagani fu assassinato nel 1980 perché “colpevole di non aver favorito il sodalizio criminale nell’affidamento di appalti per la rimozione delle macerie”. Torre vive nel ricordo dei paganesi e nell’azione della figlia Annamaria

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Marcello Torre
foto: vivi.libera.it

A Pagani, nell’Agro nocerino sarnese in generale, il nome di Marcello Torre non è certo qualunque. Una storia intimamente legata a questo territorio, alla lotta contro la camorra, quella dell’avvocato paganese ucciso per ordine di Raffaele Cutolo l’11 dicembre 1980. Ripercorriamone la biografia, anche attraverso i racconti della figlia Annamaria.

La biografia e la carriera dell’avvocato di Pagani ucciso dalla camorra

Marcello Torre nasce a Pagani il 9 giugno del 1932. Diviene membro attivo della FUCI e di Azione Cattolica, della quale poi diventerà dirigente. Da sempre legato alla Democrazia Cristiana, è delegato provinciale dei gruppi giovanili DC per la provincia di Salerno e in seguito consigliere nazionale.

Un avvocato con la passione per la vita politica, colto e intelligente, con spiccate doti oratorie, un’enorme passione per la scrittura e per la sua Paganese – lo stadio di Pagani è intitolato a lui. Il 7 luglio 1980 è eletto sindaco della sua città come indipendente della giunta DC. Circondato da un clima pesante, ostile, come era quello della Pagani di quegli anni, tanto che decide di fare testamento a soli 48 anni.

Un uomo contro, contro alla mafia. La storia dell’omicidio di Marcello Torre è legata a quella del boss Raffaele Cutolo. È lui a decidere la sua morte in quanto, come scriverà la Commissione Antimafia, Torre era «colpevole di non aver favorito il sodalizio criminale nell’affidamento di appalti per la rimozione delle macerie». Per l’omicidio la Corte di Assise di Appello di Salerno condanna all’ergastolo Raffaele Cutolo il 10 dicembre 2001, sentenza confermata dalla Corte di Cassazione il 4 giugno 2002.

Marcello Torre, chi è la figlia Annamaria: il suo impegno contro la camorra

“Ha avuto solo il tempo di dire: non mi sparate in faccia”, racconta la figlia di Marcello Torre in una puntata di Propaganda Live. Annamaria Torre è una dei due figli nati dal matrimonio dell’indimenticato sindaco con l’eroica Lucia De Palma, moglie di Marcello, e ha contribuito negli anni a tenere vivo il ricordo del padre. Oggi è componente del coordinamento campano dei Familiari delle vittime innocenti di criminalità.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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