Cronaca
Marco Pittoni, oggi il decimo anniversario da quel giorno terribile
Il 6 giugno del 2008 tre rapinatori cercarono di derubare l’ufficio postale centrale di Pagani. Il tenente provò a difendere la sicurezza della città, ma venne ucciso a colpi di pistola. Che il suo esempio viva per sempre
Due spari, due squarci nella vita di un 33enne che stava prestando onorato servizio per difendere la sicurezza del nostro Paese. Oggi corre il decimo anniversario dalla tragica morte di Marco Pittoni, tenente dei Carabinieri ucciso durante una sparatoria a Pagani.
Era il 6 giugno 2008, quando all’ufficio postale centrale della città di Sant’Alfonso il militare stava parlando di questioni di lavoro con il direttore. Una giornata apparentemente normale per lui, che era in borghese, anche se in servizio.
Marco Pittoni, “fulgido esempio, spinto fino all’ennesimo sacrificio“
D’un tratto, tre rapinatori irrompono nell’ufficio. Vogliono gli incassi, che sono stati poi stimati in appena tremila euro, e li pretendono con la violenza. Pittoni ha intimato subito i malviventi di posare le armi, ma uno di questi ha sparato. Colpendogli la gola e l’addome. A nulla è valso l’intervento chirurgico subito dal carabiniere all’Umberto I di Nocera Inferiore, dove ha esalato il suo ultimo respiro.
Medaglia d’Oro al Valor Militare, la sua eroica azione ha commosso l’intera comunità paganese, quella vicina di Nocera e tutto l’Agro. “Con esemplare iniziativa e insigne coraggio, fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio“, come recita la dicitura dell’onorificenza. A lui sono state dedicate numerose strade: a Nocera Superiore, Castel San Giorgio e, ovviamente, Pagani.
Che il suo nome sia ricordato per sempre.