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Basket, Maurizio Fanelli è la voce dell’Italia della pallacanestro ai Mondiali 2023
Ex-giocatore di basket per una decade e ora commentatore sportivo per RaiSport, commenta con passione le vicende azzurre
È il telecronista dell’Italia della pallacanestro ai Mondiali 2023, Maurizio Fanelli, uno dei giornalisti più appassionati e competenti del panorama cestistico azzurro e non solo. Andiamo a scoprire chi è, attraverso alcuni cenni della sua biografia e della sua carriera.
Chi è il giornalista che segue l’Italia della pallacanestro ai Mondiali 2023
Maurizio Fanelli è un nome che riecheggia con autorevolezza nei circoli della pallacanestro italiana. Ex-giocatore di basket per una decade e ora commentatore sportivo per RaiSport, Fanelli è l’esempio di una carriera ben spesa nel mondo dello sport. Con un mix unico di competenza, semplicità e talento, egli ha trovato un modo di raccontare storie che vanno oltre il semplice punteggio.
La passione per il giornalismo di Maurizio nacque in un momento storico piuttosto intenso: il crollo del regime di Ceausescu nel 1989. “Il modo di raccontare un evento epocale mi fece venire i brividi,” racconta lui stesso in un’intervista a “Superbasket”.
Maurizio Fanelli e il racconto della sua infanzia: “Ho passato 10 anni sui parquet di Potenza”
Tuttavia, nulla potrebbe paragonarsi all’adrenalina e all’euforia che sentì seguendo i primi grandi eventi sportivi della sua vita: dalle imprese di Alberto Tomba nello sci, alla Coppa del Mondo FIFA Italia ’90, fino all’Europeo di basket del 1991 e le prime scalate di Marco Pantani nel ciclismo. “Ho sempre sperato di fare questo lavoro,” aggiunge Fanelli, il cui sogno si è finalmente avverato.
Prima di diventare una voce autorevole nel giornalismo sportivo, Maurizio ha passato 10 anni sui parquet di Potenza, la sua città natale. “Da ottobre a giugno in palestra, poi nei campetti in estate dalle 15 alle 21. Non ci fermavamo mai,” ricorda. Questa esperienza gli conferisce un vantaggio notevole nel suo attuale ruolo di commentatore. “In alcuni momenti mi sembra di ‘sentire’ la partita e le sensazioni sono giuste. In altri mi accorgo di aver completamente sbagliato,”