Calcio
Morte Astori, Frosio: “Scioccato, ancora penso a Renato Curi”
In ricordo del compagno di squadra, l’ex grifone commenta la morte del capitano della Fiorentina
A pochi giorni dalla morte del giovane capitano della Fiorentina Davide Astori, è intervenuto ai microfoni di Radio Monte Carlo Sport l’ex Grifone Pierluigi Frosio.
L’ex capitano dei biancorossi sconvolto dalla morte del giocatore bergamasco, ha ricordato come, quarant’anni fa, si trovò ad affrontare la scomparsa del compagno di squadra Renato Curi.
Ex Grifoni, Frosio: “Fu dura arrivare a fine campionato”
Quel 30 ottobre del 1977 a Pian di Massiano si stava disputando Perugia-Juventus, quando il numero 8 biancorosso si accasciò a terra: “Dopo la sua uscita dal campo la partita riprese. Nessuno poteva immaginarsi una cosa del genere. Solo alla fine ci siamo resi conto che Renato purtroppo era deceduto“.
Da quel giorno, tornare sul campo sembrava impossibile: “Nella settimana successiva alla morte non ci allenammo neanche un giorno, tra visite in questura e funerali. La domenica dopo a Napoli, dopo 10 minuti eravamo gia sotto di 3 gol. Non riuscivamo a correre, ognuno di noi era intento a controllare i battiti del proprio cuore“.
E continua: “Non so come riusciranno i giocatori della Fiorentina ad entrare in campo domenica. Da una parte, la ripresa degli allenamenti li può aiutare a non pensare, anche se il pensiero non ti abbandona“.
Consigli per allenatore e giocatori? “Sono consapevole di quanto possa essere scioccante un’esperienza del genere. Per noi fu dura arrivare a fine campionato. Da quando è morto Curi sono passati quarant’anni e ci penso ancora oggi. Bisogna trovare la forza in sé stessi per andare avanti“.