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Musica 8D come funziona: cos’è la nuova moda di Whatsapp, e se davvero fa male

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Musica Cuffie
foto: pixnio.com

Una nuova moda impazza nelle ultime ore su Whatsapp. Si chiama musica 8D, anche se molti la definiscono Audio 8D. Ma che cos’è la tendenza che sta girando sugli smartphone di tutta Italia? Scopriamo di più su come funziona, e se davvero fa male come alcuni sostengono.

Cos’è la musica 8D? Tutto su questa nuova moda

“Canzoni che entrano nella testa”, “musica da ascoltare solo con le cuffie”. Tante le definizioni che nelle ultime ore si stanno sprecando per descrivere questa nuova tendenza chiamata musica 8D. Ma di che cosa stiamo parlando, effettivamente?

Si tratta di un’esperienza d’ascolto particolare, che dà all’utente l’impressione di essere circondato da diverse sorgenti sonore, tutte localizzate in punti diversi del posto in cui si ascolta la musica. Il suono si ‘muove’ costantemente, apparendo fluido, che quasi attraversa la testa e il corpo dell’ascoltatore.

Sebbene se ne stia parlando molto nelle ultime ore, i primi video a riguardo sono apparsi già nel 2018, ma non è escluso che in Rete vi siano altre canzoni ‘adattate’ in questo genere.

Come funziona la musica 8D, e perché piace così tanto

Ma come funziona questa cosiddetta musica 8D? Da quanto apprendiamo, sembra che in realtà si tratti, come detto, più di un’esperienza sensoriale che un qualcosa di scientifico vero e proprio. Un espediente, per dirla in altri termini un trucco per ‘ingannare’ la nostra percezione.

Come? Tramite la distribuzione dell’audio da destra a sinistra, generando un effetto circolare che influenza le sensazioni dell’utente, grazie al costante ‘movimento’ dell’audio. Dunque, non badiamo a spiegazioni scientifiche troppo articolate, se non a quelle che si riferiscono, appunto, alla sfera sensoriale.

La musica 8D fa male? Attualmente non ci sono prove

Nonostante in molti si chiedano se la fantomatica musica 8D faccia male, al momento non si hanno prove scientifiche a riguardo. Anzi: il fatto che semplicemente inganni i sensi non provoca alcun effetto, se non la produzione di ormoni, come afferma la dottoressa Lia Parente su “Loola.it”: “Più la musica è coinvolgente, totalizzante, alienante come le aspirazioni che si pone la musica in 8D, più aumenta la produzione di dopamina e dunque di piacere ad essa collegato. Così l’aumento della qualità percettiva del suono ha un potere maggiore”.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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