Calcio
Napoli-Atalanta 4-1, le dichiarazioni di Gattuso nel post partita
Le parole del tecnico azzurro dopo la netta vittoria contro i nerazzurri
Il Napoli demolisce l’Atalanta con un netto 4-1. Una gara mai in discussione e chiusa già dopo il primo tempo: al 23′ segna Lozano, che si ripete quattro minuti dopo. Al 30′ gol di Politano, a fine primo tempo si sblocca Osimhen. Una vittoria schiacciante per gli azzurri di mister Gattuso che vincono il primo scontro diretto contro una pretendente per lo scudetto.
Nel post partita grande soddisfazione per il tecnico azzurro che, ai microfoni di Sky Sport, ha sottolineato: “Oggi abbiamo preparato bene la partita. Ho visto grande mentalità, gran voglia di conquistare la palla, tanta determinazione. L’Atalanta è una di quelle squadre che può vincere il campionato perché anche oggi ha giocato da grande squadra. Un’altra squadra oggi avrebbe preso 6-7 gol, invece l’Atalanta è rimasta lì e ha evitato l’imbarcata“.
Gattuso ha poi aggiunto: “Ambizioni scudetto? È presto perchè abbiamo un virus che non permette a nessuno di stare tranquillo. Stiamo adottando un modulo nuovo. Dobbiamo migliorare. Ma la squadra è forte. Osimhen? Ci sta dando tanto. A Parma ci ha fatto vincere la partita, ci ha fatto cambiare modo di tenere il campo. Siamo contenti per il suo gol, per tutto quello che fa è giusto che la butti anche dentro. È un giocare che ci mancava. Per Osimhen devo ringraziare Giuntoli e il presidente. È da tempo che sono innamorato di questo calciatore. Ti fa salire, fa reparto da solo, crea superiorità numerica, anche se non segna tanto. A me piace palleggiare, ma se ho sistematicamente un tre contro tre o quattro contro quattro io me lo vado a prendere e non palleggio”.
Gattuso ha poi detto la sua anche sulla partita persa a tavolino contro la Juventus: “Sono il più arrabbiato di tutto per non averla giocata quella partita. La Juventus è la squadra da battere ma in questo momento è un cantiere aperto e noi potevamo andare a Torino a giocarcela. Abbiamo la squadra in grande condizione ed è un peccato non averla giocata. Sono arrabbiato perché non ci hanno fatto partire, alle sette meno cinque eravamo sul pullman. Chi ci ha detto che non volevamo partire non ha detto la verità, al massimo perdevamo 3-0 ma sul campo. Quando ho parlato con la società sono rimasto che la partita si doveva giocare, tranquillamente”.