Cronaca
Nocera, arrestato l’ex vicesindaco Cesarano per scambio elettorale politico-mafioso
L’uomo è stato messo in manette questa mattina in un blitz dei carabinieri, che hanno acquisito alcuni atti del Comune. Si tratta della continuazione della fase investigativa che mise in manette Bianco e Pignataro
L’ex vicesindaco di Nocera Inferiore Antonio Cesarano è stato arrestato per voto di scambio ottenuto col mezzo mafioso. È accaduto questa mattina, quando l’uomo è stato messo in manette dalla Direzione Distrettuale Antimafia del Ros.
Come riporta SalernoToday, il capo d’accusa per Cesarano è quello di scambio elettorale politico-mafioso. Il politico era indagato nella stessa vicenda che l’estate scorsa portò all’arresto di Carlo Bianco, ex consigliere comunale, e di Antonio Pignataro, boss della camorra accusato di essere il principale fautore dell’omicidio, tra gli altri, della piccola Simonetta Lamberti.
Arresto Cesarano, la ricostruzione del patto Bianco-Pignataro
Nel corso del blitz ci sono state altre 9 perquisizioni e sono stati acquisiti alcuni atti del Comune. La fase investigativa “Un’altra storia”, così denominata a dicembre 2016 e proseguita nell’agosto scorso, trova dunque naturale continuazione nell’episodio di questa mattina.
Tredici mesi fa fu preso un provvedimento nei confronti dei componenti di tre distinti gruppi criminali armati. Ad agosto, invece, a cadere fu la testa di Pignataro, storico affiliato della Nuova Camorra Organizzata, e dunque di Raffaele Cutolo.
La ricostruzione del medesimo portale porta a un Pignataro che propose un patto a Bianco. Lo stesso ex consigliere, candidato in quella tornata elettorale, accettò. L’accordo prevedeva, da parte di Pignataro, l’acquisizione di voti con metodo mafioso.