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Nocera, le lettere dei bimbi del Terzo Circolo Didattico ai bambini ucraini: “No alla guerra”
I piccoli studenti nocerini hanno deciso di accogliere i bimbi che scappano dalla guerra con delle dolci ed emozionanti parole: “Qui siete al sicuro”
I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato. Una meravigliosa frase, quella di Keith Haring, che sembra essere proprio perfetta per raccontare il tempo in cui viviamo. Negli occhi dei più piccoli, non c’è posto per odio e divisioni, ma solo per altri bambini, che soffrono una guerra ingiusta, terribile, che nessun piccolo abitante di questo mondo vorrebbe.
Abbiamo avuto il piacere e ci siamo emozionati nel leggere alcune lettere che i piccoli bambini delle scuole elementari del Terzo Circolo Didattico di Nocera Inferiore hanno scritto ai bambini ucraini. Per accoglierli, in vista del loro arrivo in Italia, nella loro fuga da un’Ucraina martoriata dal conflitto. Per mostrare loro tutto l’affetto del mondo, a piccole anime innocenti costrette a subire le azioni dei più grandi, che purtroppo per loro, non sono più bambini da troppo.
“Cari bambini ucraini, lo so che state soffrendo, ma dobbiamo sperare che tutto vada bene e che torni la pace”, scrive la piccola Annalù. “Mi dispiace molto per questa guerra in Ucraina. Mi dispiace per i vostri papà, per tutti quelli che sono in guerra. Che non siate più tristi e spaventati. Un giorno vi porterò del cibo, dell’acqua e tutto quello che volete”, la sensibilità di Angela.
E, ancora: “Non credevo che ci poteva mai essere un’altra guerra. Sono molto dispiaciuta, però spero che voi stiate bene. Venite qui in Italia, dove c’è tutto il necessario”, il dolce appello di Chiara. “Putin non pensa a nessuno, ma io prego che le cose cambino e che nel mondo torni la pace”, la meravigliosa speranza di Giorgia. “Siamo felici di accogliervi, spero di poter conoscere qualcuno di voi”, l’augurio di Aldo.
Che dire, se non commuoverci e pregare che questa assurda tragedia finisca al più presto? Basterebbe solo guardare il mondo con i loro occhi. Basterebbe solo tornare bambini.