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San Lorenzo, quella del 10 agosto è la notte delle stelle cadenti e dei desideri
Una notte che, sin da piccoli, viviamo con una certa magia
“Vedo stelle che cadono, è la notte dei desideri”, diceva Jovanotti. È il 10 agosto, e stanotte tutti volgeremo un’occhiata al cielo per esprimere un desiderio. Salutiamo, dunque, la Notte di San Lorenzo 2022 con alcune frasi e immagini di auguri dedicate alla ricorrenza, ma anche con la splendida poesia X Agosto di Giovanni Pascoli, da inviare su WhatsApp.
Alcune frasi dedicate alla notte delle stelle cadenti e dei desideri
La notte dei desideri è senza dubbio qualcosa che, sin da piccoli, viviamo con una certa magia. La leggenda vuole che sia la notte delle stelle cadenti, quelle che, appena le guardiamo, dobbiamo salutare con l’espressione di un desiderio, rigorosamente da tenerci stretto, senza che lo si riveli a nessuno. Ecco alcune frasi dedicate alla notte di San Lorenzo 2022.
- ‘Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!‘
(Antoine de Saint-Exupéry) - “Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi.”
(William Shakespeare) - “Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.”
(Gabriel Garcia Marquez) - “Mi piace pensare che tutti siamo la stella cadente di qualcuno, il suo desiderio più ricorrente, il suo pensiero più insistente. Quel sogno ad occhi chiusi che diventa speranza ad occhi aperti. (Antonio Curnetta)”
“Chissà che le stelle cadenti non si lancino nel vuoto solo per vedere i nostri occhi stupirsi”. (Fabrizio Caramagna)
Dove trovare immagini per la notte di San Lorenzo 2022
X Agosto, la poesia di Pascoli dedicata a San Lorenzo e al papà
Impossibile non pensare alla poesia di Giovanni Pascoli “X Agosto”, di certo la più commovente e ricca di significati del poeta di San Mauro di Romagna. Dedicata alla memoria del padre Ruggero, ucciso mentre tornava a casa da un mercato di una città vicina in circostanze misteriose il 10 agosto 1867, appunto nel giorno di San Lorenzo.
San Lorenzo, Io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!