Cronaca
Orrore a Solofra, violenza e abusi all’asilo: “Zitto, non piangere, ti devo impiccare”
Gravissimo fatto di cronaca quello che giunge dalla Valle dell’Irno. Quattro insegnanti si sono resi responsabili dell’utilizzo di vessazioni e metodi coercitivi
Picchiavano i bambini, compievano su di loro violenze fisiche e verbali. Un fatto di cronaca che non avremmo mai voluto raccontare ci giunge dall’asilo di via Fratta, a Solofra, comune della Valle dell’Irno. Un vero e proprio luogo dell’orrore per i piccoli alunni del plesso scolastico, costretti a subire le angherie degli orchi che si spacciavano per insegnanti.
È quanto emerge da un’indagine dei carabinieri, che quest’oggi hanno dato esecuzione a quattro ordinanze applicative di misure coercitive, emesse dal gip del Tribunale di Avellino su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di quattro insegnanti, di età compresa tra i 46 ed i 66 anni e residenti nelle province di Avellino e Salerno.
Questi sono ritenuti gravemente indiziati di maltrattamenti nei confronti di minori e, per uno di loro, anche del reato di violenza sessuale. Tre di loro sono stati arrestati; l’altro è stato colpito da sospensione dall’attività pubblica.
Solofra, le indagini dei carabinieri sono partite da un gruppo Whatsapp
I dettagli sono stati rivelati nel corso di una conferenza stampa lampo dei carabinieri di Avellino. Le indagini sono partite a gennaio, a seguito di una serie di segnalazioni da parte di genitori che lamentavano maltrattamenti subiti dai propri figli.
Queste le parole del colonnello Massimo Cagnazzo nel servizio di “Telenostra”: “Tutto è partito da un gruppo Whatsapp, in cui ventitré mamme hanno avuto scambi di opinioni e racconti. C’è stata una serie di conferme sul fatto che i bambini si lamentavano perché venivano vessati e percossi. Di qui, due mamme si sono convinte a denunciare la vicenda, conclusasi nell’ambito di venti giorni investigativi“.
Le videocamere, che hanno fornito prove audiovisive, hanno rivelato gli inquietanti e orribili dettagli. Botte, spintoni, e alcune frasi da brividi: “Stai zitto, non piangere, ti devo impiccare“.