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Cinema

Verso gli Oscar 2018: ‘Dunkirk’ di Cristopher Nolan

Uno dei film più attesi dell’anno. Ha fatto tanto parlare per la sua innovazione intrecciando l’interesse di pubblico e critica mentre Nolan si conferma regista estremamente rivoluzionario

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Dunkirk

Decimo realizzato del regista e sceneggiatore visionario Cristopher Nolan, Dunkirk è uno dei 9 film candidati agli Oscar per la categoria Miglior Film 2018 e non solo.

Come suggerisce il titolo, il film narra della battaglia e della liberazione della spiaggia di Dunkerque, in cui nel 1940 migliai di soldati si ritrovarono accerchiati da una spiaggia inagibile e l’esercito nazista.

Dunkirk: tra documentario e thriller di montaggio  Dunkirk foto

In un’altra pellicola candidata alla categoria Miglior Film si incentravano già le vicende nello stesso lasso temporale. Il terrore e le minaccia della guerra, attraverso processi decisionali ed eventi che hanno delineato la storia.

Darkest Hour accende riflettori sulle buie problematiche del Regno Unito che si affidò nelle mani e nelle motivazioni di Winston Churchill.

Invece con Dunkirk è la spiaggia – tral’altro anche citata nel film di Wright – a essere la protagonista. Per precisione sono 3 logistiche degli eventi bellici a concatenarsi a vicenda.

Aria. Terra. E acqua. Il campo di battaglia è ovunque, il pericolo è dietro ogni nota di una colonna sonora assordante e ai limiti del thriller.

Se cercate una bella storia, guardate altro. Se cercate una bella produzione tecnica, allora prendete ispirazione. Il montaggio, la qualità artistico-visiva, la suspance.

Tutti questi elementi fanno da padrone in quello che è un film sostanzialmente senza sceneggiatura. Scelta azzardata quella di Nolan che rende il suo tentato capolavoro semplicemente un buon realizzato ma con qualche mancanza importante.

Dunkirk: non è da miglior film, ma può aspirare ad altri Oscar Cristopher Nolan

La produzione di Nolan si presenta alla 90° cerimonia degli Oscar con molte statuette in palio e altrettante possibilità di vittoria.

Lo stesso Nolan è candidato come miglior regista. L’idea e la realizzazione di Dunkirk rappresentano indubbiamente innovazione e rivoluzione cinematografica.  Eppure la pellicola non è ancora consacrabile come elemento cardine di una nuova forma di fare cinema.

Spesso lo spettatore è messo in difficoltà durante la visione dei 106′. Le 3 ambientazioni raccontano ognuno un lasso temporale differente che poi tenta di intrecciarsi in un finale un po’ troppo precipitoso e imperfetto. L’idea di per sé è buona, ma la realizzazione un po’ meno. Candidato anche alla migliore fotografia, ma anche qui Dunkirk non dovrebbe essere il favorito.

Determinate chance maggiori nel comparto sonoro: miglior colonna sonora, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro sono vittorie più probabili. Le musiche sono assordanti e penetranti, diventando quasi il vero protagonista della pellicola.

Menzione speciale per il miglior montaggio (che comunque era messo a dura prova) e la migliore scenografia, vista anche la qualità dell’IMAX 65mm, Dunkirk è sicuramente delizioso per gli occhi.

Per lo spessore in sé e per sé della pellicola però, probabilmente manca qualcosa. Provare a introdurre l’atmosfera da documentario all’interno di un film commerciale è forse ancora prematuro. Nolan ci ha provato e per questo merita ammirazione. Ma la vittoria come Miglior Film del 2018 non gliela auguriamo di certo.

Nato a Belvedere Marittimo (CS) il 06/05/1994. Da sempre appassionato di scrittura e giornalismo. Scrive su quelle che sono le sue più grandi passioni: sport, media, Tv e soprattutto cinema. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Salerno e attualmente studente della laurea specialistica Corporate Communication & Media.

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