Cinema
Oscar 2019: La Favorita di Yorgos Lanthimos: recensione, trama e trailer
Alla pari di “Roma” di Alfonso Cuaròn, è il film con maggiori candidature alla 91° Cerimonia degli Accademy Awards, ben 10
Yorgos Lanthimos è uno dei registi emergenti più in voga al momento. Dopo pellicole dal grande spessore artistico come The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro, ecco arrivare nel 2018 il film La Favorita, arricchito da un cast stellare tra cui Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz. Vi proponiamo la recensione, la trama e il trailer della pellicola di Lanthimos.
La Favorita, trama e recensione: la politica del 1706 è come quella di oggi?
1706, Gran Bretagna. Sul trono britannico è in carica la regina Anna (Olivia Colman) che, durante la guerra di successione in conflitto con i francesi, sembra aver perso la lucidità di governare con raziocinio e affidabilità. Ad amministrare il potere è infatti Sarah Churchill (lontana ava di Winston Churchill che lo scorso anno fece vincere a Gary Oldman l’Oscar come Miglior Attore Protagonista in The Darkest Hour), qui interpretata da Rachel Weisz e papabili vincitrice dell’Oscar Miglior Attrice Non Protagonista.
I ruoli all’interno della corte del palazzo si riveleranno ben presto i veri protagonisti del film. Ma è “la favorita” ciò su cui si incentrerà maggiormente la sceneggiatura molto alla mano per essere un film di Lanthimos. Noto infatti il regista greco per i suoi film grotteschi e ricchi di black humor.
Quella favorita che ben presto diventerà Abigail Hill, interpretata da Emma Stone, vincitrice solo due edizioni fa dell’Oscar come Miglior Attrice Protagonista in La La Land. Abigail è la cugina di Sarah caduta in disgrazia ma con forti ambizioni nello scalare le gerarchia della corte della regina Anna.
La lotta tra Sara e Abigail infatti sarà il focus della pellicola, con le due che quasi giocheranno ai dispetti per gran parte del film, diviso in atti. Entrambe lotteranno per l’amore e la fiducia della regina, innescando una partita a scacchi continua in cui però alla fine nessuna delle due riuscirà a vincere.
La Favorita riesce limpidamente a criticare la politica attuale attraverso quello che è un racconto, molto romanzato e grottesco, di quella che era una politica di trecento anni fa. Un film che intrattiene, regala forti momenti di umorismo ma riesce anche a far riflettere. In poche parole, un film completo. Probabilmente il più completo tra i candidati agli Oscar. Una grande sceneggiatura, accompagnata da performance meritevoli e una tecnica lodevole.
Lanthimos ci immerge nuovamente nel suo mondo a tratti surreale che abbraccia l’aspetto storico con un linguaggio scurrile e moderno. Che agli Oscar venga candidato come Miglior Regista un regista non statunitense, è un fatto assai lungo. La Favorita riesce a portarci nel suo universo dandoci l’impressione che il film possa continuare fino all’eternità, facendo godere lo spettatore dinanzi alle peripezie sempre più assurde di Sarah e Abigail.
La Favorita, 10 candidature nella Notte degli Oscar 2019
La Favorita è candidato a 10 premi Oscar, record per quest’anno in ex aequo con Roma (qui per recensione, trama e trailer del film). Tra queste 10 candidature, il film di Lanthimos ha molteplici probabilità di vittorie. L’ambita statuetta per il Miglior Film sarà combattuta fino all’ultimo tra La Favorita, Roma e Green Book.
Lanthimos ha sicuramente più di una chance di entrare nel pantheon dei grandi registi mondiali, ma per ora dovrà accantonare l’idea di vincere come Miglior Regista visto il grande lavoro svolto da Cuaròn per Roma.
Molto concrete e agguerrite le donne protagoniste del film. Olivia Colman è magistrale come regina Anna, in tutti i suoi problemi fisici e mentali, riesce a difendere con le unghie e con i denti la sua corona. L’Oscar come Miglior Attrice Protagonista lo meriterebbe lei, ma c’è da fare i conti con Glenn Close che in Wife compie un’altrettanta spettacolare prestazione.
Emma Stone difficilmente bisserà il successo di due anni fa, ma la sua Abigal è un’ulteriore conferma della bravura di una delle attrici più amate in questo momento. È candidata come Miglior Attrice Non Protagonista così come Rachel Weisz che ha molte più probabilità di vittoria.
Lotta ancora intesa con Roma per quanto riguarda la Fotografia e la Scenografia, mentre se la giocherà con Green Book per la statuetta come Miglior Sceneggiatura Originale. Si insinua come outsider nella categoria Miglior Montaggio mentre per Sandy Powell va quella per i Migliori Costumi. Il noto stilista è candidato anche per i costumi del film Il Ritorno di Mary Poppins con Emily Blunt nel reboot.
La Favorita è il film che potrebbe uscire dalla notte degli Oscar con più statuette fra quelli in gara. Grazie a un gioco ricco di incastri e intrighi, con protagoniste femminili che ribaltano il ruolo del potere, La Favorita è una pellicola ricca e completa, adatta per ogni tipo di pubblico. Lanthimos si conferma regista complesso e profondo. Capace di osare, di andare oltre, soprattutto nella crudezza delle immagini, nel montaggio referenziale e nel linguaggio iconico.