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Lavoro, perché la NASpI viene pagata ogni 15 giorni? Le modalità di corresponsione
L’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS per sostenere chi ha perso involontariamente il lavoro viene erogata in due volte e non su base mensile: scopriamo i motivi dietro questa scelta

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS per sostenere chi ha perso involontariamente il lavoro. Una delle domande più frequenti tra i beneficiari riguarda la modalità di pagamento: perché la NASpI viene pagata ogni 15 giorni invece che su base mensile? Comprendere il funzionamento di questo meccanismo è fondamentale per chi riceve l’indennità e vuole pianificare al meglio le proprie risorse economiche.
Perché la NASpI viene pagata ogni 15 giorni: il meccanismo di pagamento
L’INPS eroga la NASpI con un sistema che segue un criterio specifico: i pagamenti avvengono a posteriori e con una cadenza quindicinale. Questo significa che l’importo percepito dai beneficiari si riferisce a periodi già trascorsi di disoccupazione, in base ai giorni effettivi di spettanza dell’indennità. Questa struttura di pagamento è pensata per garantire un maggiore controllo sulla corretta erogazione della NASpI e per permettere ai beneficiari di ricevere il supporto economico con una certa regolarità.
La logica dietro questa periodicità risiede in diversi fattori:
- Controlli amministrativi: l’INPS effettua verifiche periodiche per assicurarsi che il percettore soddisfi ancora i requisiti per ricevere il sussidio. Questo sistema consente di intercettare eventuali variazioni nella posizione lavorativa del beneficiario e di evitare erogazioni indebite, garantendo che i fondi pubblici siano impiegati in modo corretto.
- Allineamento con il calcolo dell’indennità: la NASpI viene calcolata su base giornaliera e l’erogazione quindicinale permette di adattare il pagamento a eventuali modifiche (ad esempio, se il beneficiario ha trovato un’occupazione per pochi giorni, il pagamento successivo verrà ridotto proporzionalmente). Questo sistema aiuta a prevenire il rischio di indebiti o di sovra-erogazioni, che potrebbero portare il percettore a dover restituire parte dell’importo ricevuto.
- Gestione delle risorse finanziarie: la divisione dei pagamenti in due tranche mensili consente una migliore distribuzione del flusso di cassa dell’INPS e un monitoraggio più efficiente dei fondi destinati all’indennità. Questo permette all’ente previdenziale di garantire una maggiore sostenibilità economica del sistema di sostegno alla disoccupazione.
Calendario dei pagamenti NASpI
Non esiste una data fissa per il pagamento della NASpI, in quanto le tempistiche possono variare in base al calendario INPS e alla data di presentazione della domanda. Tuttavia, l’INPS accredita generalmente i pagamenti entro la metà e la fine di ogni mese, se non vi sono ritardi dovuti a verifiche amministrative o festività.
Per conoscere con precisione le date dei pagamenti, gli utenti possono:
- Accedere al sito dell’INPS tramite SPID, CIE o CNS e consultare la sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino”.
- Contattare il Contact Center INPS.
- Rivolgersi a un patronato o a un consulente del lavoro per ricevere assistenza nella gestione della pratica.
- Monitorare il proprio conto corrente per verificare l’effettivo accredito dell’indennità.
Perché la NASpI viene pagata ogni 15 giorni e in due volte: è possibile un’unica soluzione?
Esiste la possibilità di ricevere l’intera NASpI in un’unica soluzione, ma solo in casi specifici. L’INPS prevede questa opzione per chi intende avviare un’attività autonoma o aprire una partita IVA. Per ottenere la NASpI anticipata, è necessario presentare una richiesta formale all’INPS e dimostrare la volontà di intraprendere un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo. Questa soluzione è pensata per incentivare l’autoimpiego e la creazione di nuove opportunità lavorative, riducendo la dipendenza dai sussidi pubblici.
Inoltre, è importante sapere che, una volta ricevuta l’intera somma in un’unica soluzione, il beneficiario non potrà più percepire la NASpI mensilmente, anche se la sua attività non dovesse andare a buon fine. Per questo motivo, è fondamentale valutare attentamente la propria situazione prima di richiedere l’anticipo dell’indennità.
Quali sono le conseguenze in caso di ritardo nei pagamenti?
In alcuni casi, i beneficiari della NASpI possono riscontrare ritardi nei pagamenti. Le cause più comuni sono:
- Verifiche in corso: se l’INPS sta controllando la posizione lavorativa del beneficiario o ha bisogno di ulteriore documentazione, il pagamento potrebbe subire uno slittamento.
- Festività e chiusure bancarie: durante i periodi festivi, i pagamenti possono subire ritardi a causa della chiusura degli istituti bancari.
- Errori nei dati bancari: se le coordinate IBAN fornite all’INPS non sono corrette o sono state modificate senza aggiornare l’ente, il pagamento potrebbe non essere accreditato correttamente.
Se si verificano ritardi, è consigliabile:
- Controllare la propria area riservata sul sito INPS per verificare eventuali comunicazioni.
- Contattare il Contact Center INPS per richiedere informazioni.
- Recarsi presso un patronato per ricevere assistenza sulla pratica e chiarire eventuali problematiche amministrative.