Salute
Postura e osteopatia, come migliorare il benessere quotidiano attraverso un approccio olistico
Ecco come una buona postura può influenzare la qualità della vita: comprendiamo i principi anatomici e fisiologici e scopriamo che ruolo gioca l’osteopatia nel fornire soluzioni efficaci a problemi posturali

Il concetto di postura non è semplice, ma si può definire come la modalità con cui il corpo si organizza nello spazio in ogni momento della quotidianità, sia in fase statica che in dinamica. La postura eretta non è solo un fatto estetico, ma riveste un ruolo chiave per garantire il buon funzionamento muscolo scheletrico, e un maggiore livello di benessere.
L’osteopatia rientra in questo contesto occupandosi di valutare e trattare quelle che sono definite come disfunzioni somatiche del corpo ovvero aree in cui la mobilità e la motilità sono alterate, creando potenziali squilibri e disturbi. Il trattamento di queste disfunzioni si basa su manipolazioni che hanno come obiettivo migliorare la qualità del movimento affinché la persona riesca a riprendere a muoversi liberamente.
Nelle prossime righe vedremo come una buona postura possa influenzare la qualità della vita, comprendendo i principi anatomici e fisiologici e scoprendo che ruolo gioca l’osteopatia nel fornire soluzioni efficaci a problemi posturali. Vedremo infine le modalità di valutazione osteopatica e le ragioni per cui affidarsi ad un osteopata professionista per prevenire e risolvere disturbi di vario genere.
Brevi cenni di anatomia e fisiologia per comprendere la postura
Per capire l’importanza della postura, Luca Signorini Osteopata, ci ha chiarito quanto sia utile avere qualche nozione di base su come il corpo è strutturato e di come le parti interagiscono tra loro.
- Lo scheletro è il sistema portante del corpo umano. Le ossa che lo compongono, di tipologie e dimensioni variabili come le ossa lunghe, corte, piatte, formano una vera e propria impalcatura fornendo inserzione per la muscolatura, articolando le diverse parti del corpo. La colonna vertebrale è l’asse portante: essa è costituita da vertebre (cervicali, dorsali, lombari, sacro e coccige) e garantisce il principale sostegno oltre alla protezione del midollo spinale. Spesso, parlando di postura, si fa riferimento al corretto andamento delle curve della colonna (cifosi dorsale, lordosi cervicale e lombare). Dismorfismi della colonna come scoliosi o iperlordosi/cifosi, creano i presupposti per alterazioni posturali in alcuni casi, anche gravi. Questo può avvenire anche per patologie a carico specificatamente dell’osso (artrosi, osteoporosi ecc), che portano un indebolimento strutturale.
- I muscoli scheletrici consentono il movimento volontario e offrono sostegno alle articolazioni, mentre i legamenti stabilizzano e compattano il rapporto tra le ossa. È necessario quindi un equilibrio adeguato tra forza, flessibilità e tono dei muscoli, insieme all’integrità dei legamenti: tutti ingredienti essenziali per il mantenimento della postura corretta. Il corpo può risentire di fenomeni come le contratture e la debolezza muscolare perché alterano l’equilibrio complessivo, portando a difficoltà motorie, dolori, e meccanismi di compenso che peggiorano la qualità della vita.
- Il sistema nervoso governa l’atteggiamento posturale. Sono famosi i recettori propriocettivi (presenti su muscoli, tendini e sulle articolazioni in generale), che forniscono informazioni costanti al corpo sulla sua posizione e sul suo orientamento nello spazio. Tramite queste informazioni, il cervello regola l’attività muscolare al fine di mantenere un buon equilibrio. Risulta quindi fondamentale l’integrazione sensoriale e motoria per una postura stabile e funzionale.
- Il ruolo degli organi interni nell’ambito posturale è molto complesso e intricato. Di sicuro però tutto ciò che avviene all’interno del corpo (pensiamo solo al sistema digerente) può potenzialmente somatizzare a livello articolare. Non è infrequente identificare atteggiamenti posturali che non hanno origine prettamente muscolo-scheletrica, ma sono direttamente causati da disagi per esempio dei visceri.
Per riassumere: la postura è il risultato del dialogo costante tra sistemi. Il corpo lavora continuamente per gestire questa interazione e ogni variazione può avere ripercussioni, che non necessariamente sempre negative.
Descrizione della postura e fattori che la influenzano
Parlare di postura corretta significa fare riferimento ad un assetto volto a massimizzare l’efficienza fisica del corpo nei confronti di stress articolari e sovraccarichi muscolari e fisici, consentendo un funzionamento ottimale. Da un punto di vista biomeccanico, questo concetto prevede un allineamento ideale di una linea verticale tra orecchio, spalla anca e malleolo laterale. È fondamentale ricordare che ciò rappresenta un riferimento e non una regola ferrea. L’individualità di ognuno ammette che ci siano differenze e variazioni anatomo-fisiologiche che rendono unico l’individuo, senza compromettere l’efficienza e la funzionalità. Di seguito, ecco alcuni fattori che possono influenzare la postura.
- Quotidianità e stile di vita. Chiaramente stare seduti a lungo, come capita a tantissimi di noi, magari mantenendo la schiena curva davanti a un computer o con il collo piegato su uno smartphone, sovraccarica direttamente la postura. È ovvio che la posizione in sè non sia nociva nel senso che ognuno può eseguirla in sicurezza. I problemi si legano al mantenimento di questi atteggiamenti per lungo tempo, e senza misure di compenso. L’accumulo di tensione muscolare e articolare, accompagnato da mancanza di movimento, altera gli schemi posturali e motori, instaurando cambiamenti cronici.
- Fattori psico emotivi. Lo stress e l’ansia possono favorire tensioni muscolari soprattutto a livello di collo, spalle e zona lombare. Questo è un argomento delicato e che non va preso alla leggera, nel senso che non va minimizzato o sminuito.
- Traumi o interventi chirurgici. Eventi come infortuni sportivi o sul lavoro, cadute o interventi chirurgici possono lasciare cicatrici e, se non trattati, squilibri con riduzioni o alterazioni della qualità della postura e del movimento
- Fattori congeniti. Come accennato nella parte di anatomia e fisiologia, tante persone possono presentare alterazioni e dismorfismi congeniti come scoliosi, iperlordosi/cifosi. Di fondamentale importanza è il concetto tale per cui non è detto che questi elementi siano per forza un problema e non è detto che questi problemi creino limitazioni rilevanti o siano delle controindicazioni per esempio a svolgere certi tipi di attività fisica. In altri casi, invece, queste alterazioni creano forti limitazioni alla funzionalità del torace per esempio: un intervento correttivo tempestivo in giovanissima età è fondamentale per limitare complicazioni future.
- Età e processi degenerativi. Anche qui un riferimento a quanto detto sopra: l’età e alcuni fattori predisponenti mettono le basi per disturbi articolari o muscolari che hanno influenza sulla flessibilità e mobilità del sistema muscolo scheletrico. Questo, associato ad una perdita di qualità e quantità del tessuto muscolare (sarcopenia), portano inevitabilmente ad un declino sia posturale che fisico in generale.
Valutazione posturale e trattamento osteopatico
Un passaggio cruciale per ogni visita osteopatica è la valutazione che non si limita ad uno sguardo superficiale della colonna, ma prevede una serie di test e analisi atti a comprendere l’origine di eventuali disfunzioni.
Il primo step è quello dell’anamnesi ovvero la raccolta di informazioni sulla storia clinica del paziente. Poi si passa all’osservazione, sia statica che dinamica, per valutare come la persona si dispone nello spazio. Poi si passa a test specifici che studiano il comportamento articolare e muscolare per capire l’efficacia del movimento. Infine queste informazioni si integrano per poi formulare un’ipotesi di trattamento personalizzata da condividere con il paziente. Il trattamento ha il vantaggio di essere sempre, nel rispetto degli standard, personalizzato e non invasivo. L’obiettivo è come sempre quello della prevenzione e gestione del dolore tramite tecniche manuali lavorando anche sulla funzionalità respiratoria in maniera attiva, elemento spesso trascurato, ma molto importante quando si tratta di postura e movimento.
Scegliere un osteopata nella tua zona ti aiuterà nella frequenza necessaria per ottenere risultati duraturi. Potrai inoltre ricevere consigli su esercizio fisico e stile di vita da affiancare al trattamento osteopatico per promuovere il benessere affinché esso si rifletta su ogni aspetto della vita quotidiana.