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Cultura

Procida Capitale Italiana della Cultura 2022: il bellissimo progetto della piccola isola campana

Una bellissima realtà, che supera la concorrenza di località più quotate. Scopriamo di più sul trionfo dell’isola in provincia di Napoli

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Su 28 città italiane candidate a Capitale Italiana della Cultura 2022, Procida è stata selezionata fra le ultime 10 finaliste. L’isola di Procida, situata nel golfo di Napoli, è già stata da lungo tempo cantata dai poeti classici (Giovenale, Stazio, Virgilio), da Boccaccio nel suo Decameron fino a Elsa Morante dove diventa “l’isola di Arturo”, vestirà nel 2022 i panni di centro della cultura tricolore.

Con il suo slogan “la cultura non isola” con un focus che il project manager Agostino Riitano interpretava come luoghi che “catturano le storie e danno riparo agli uomini”, Procida si è aggiudicata la vittoria, sorpassando città come Ancona, Taranto, Trapani, Cerveteri, Bari.

Franceschini, ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, ha giustificato la scelta di Procida con questa motivazione: “Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”.

Dalla pagina del Miur si legge che il titolo del dossier di candidatura che evidenzia come “la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”.

Nata a Nocera Inferiore il 3 dicembre 2000, è giornalista praticante presso ZetaNews. Diplomata al Liceo Classico "Marco Galdi" nel 2019, dallo stesso anno è studentessa di Lettere Classiche presso l’Università degli studi di Salerno. Appassionata di scrittura creativa, ha partecipato a diversi concorsi letterari: nel 2016 si è classificata terza al concorso “le parole sono ponti” e nel 2019 si è classificata seconda al Premio Badia di Cava De’ Tirreni. Ama i libri, l’arte e raccontare le ingiuste condizioni del patrimonio artistico della città in cui vive. “Figlia” del Pirandello giornalista, cerca di non fermarsi mai alla narrazione superficiale degli eventi. «E mentre il sociologo descrive la vita sociale qual essa risulta dalle osservazioni esterne, l’umorista armato del suo arguto intuito dimostra, rivela come le apparenze siano profondamente diverse dall’essere intimo della coscienza degli associati». (Pirandello, saggio sull’umorismo)

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