Cronaca
Fisco, prorogato il versamento del secondo acconto delle imposte per le partite IVA
La misura del MEF porta la scadenza al 16 gennaio, e rappresenta un alleggerimento della pressione fiscale per i piccoli contribuenti
Una buona notizia per i titolari di Partite IVA e per le piccole imprese arriva dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con la proroga del secondo acconto delle imposte 2024. Con un comunicato stampa diffuso il 27 novembre 2024, il MEF ha annunciato il rinvio del termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi. Originariamente fissata per il 2 dicembre 2024, la scadenza è stata prorogata al 16 gennaio 2025.
Il provvedimento è stato approvato nell’ambito della conversione in legge del DL Anticipi (DL 155/2024), segnando un passo verso un alleggerimento della pressione fiscale per i piccoli contribuenti. Tra i beneficiari ci sono professionisti, autonomi e piccole imprese, spesso alle prese con difficoltà finanziarie che si acuiscono nel periodo di fine anno.
Proroga del secondo acconto delle imposte 2024, come funziona
La proroga non si limita a spostare in avanti la scadenza, ma prevede anche la possibilità di rateizzare il pagamento in cinque tranche mensili, da gennaio a maggio 2025. Una misura già sperimentata nel 2023, quando oltre 276.000 Partite IVA hanno scelto la dilazione, spalmando il pagamento del secondo acconto ed evitando così di subire un pesante impatto sulle proprie casse.
“Per la seconda volta in cinquant’anni,” ha dichiarato Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, “le tasse non si pagheranno in anticipo, ma a reddito guadagnato, senza sanzioni o prestiti forzati per rispettare le scadenze.” Gusmeroli ha definito la misura una vera e propria “semplificazione fiscale” e un successo per i piccoli contribuenti.
Il sostegno politico e le prospettive fiscali future
Dietro la manovra c’è la spinta della Lega, che ha presentato tre emendamenti – due al decreto fiscale e uno alla manovra 2025 – per sostenere autonomi e imprese. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha accolto positivamente la proposta, riconoscendone il valore per la platea di contribuenti coinvolti.
Oltre alla proroga, si discute di ulteriori interventi: tra questi, l’estensione del regime di rateizzazione anche ai contributi previdenziali e assistenziali, con scadenze dilazionate fino al 16 giugno 2025. Gusmeroli ha inoltre espresso l’intenzione di rendere strutturale la possibilità di pagamento rateale, estendendola in futuro anche a dipendenti e pensionati con redditi aggiuntivi.
Nel pacchetto fiscale non mancano altre novità. Tra gli emendamenti approvati figura la riapertura dei termini per il concordato preventivo biennale, con adesioni possibili fino al 12 dicembre 2024. Il governo ha inoltre stanziato 4,6 miliardi di euro per rafforzare il Credito d’Imposta 4.0, destinato agli investimenti tecnologici, e ampliato la platea dei beneficiari del Bonus Natale.