Cronaca
Ripartenza per studenti e industrie, i sindacati e i gruppi politici manifestano a Napoli
La fase 3 presenta numerose, troppe incertezze: a Napoli il 6 giugno diverse centinaia di lavoratori e studenti in presidio hanno rivendicato il diritto allo studio e quello al lavoro a delle condizioni dignitose
Siamo finalmente giunti alla fase 3 della convivenza con il Covid-19, i cui effetti si sono ben presto fatti sentire sulla vita quotidiana, in particolare su quella delle fasce sociali più “deboli” (avendo scatenato una vera e propria crisi economica e sociale).
Un grande numero di studenti, medi e universitari, si trova in questi mesi in una posizione molto delicata, tra una didattica a distanza che lascia molto, troppo a desiderare, l’incertezza circa le condizioni del rientro a scuola e università in autunno, e in generale le inadeguatezze di un sistema d’istruzione arretrato ed iniquo. Nelle industrie e nei grandi poli infrastrutturali la situazione non è così diversa: la condizione di precarietà di centinaia di migliaia di lavoratori in tutto il Paese non migliora.
Considerate queste e altre criticità, alcuni sindacati e gruppi politici, su tutti il sindacato Si Cobas e il Fronte della Gioventù Comunista, hanno indetto una manifestazione unitaria di protesta in più città italiane: a Napoli, il 6 giugno, diverse centinaia di lavoratori e studenti in presidio hanno rivendicato il diritto allo studio e quello al lavoro a delle condizioni dignitose, che sono venute meno in questa situazione critica. Il fine della protesta, è stato quello di evitare che il costo sociale della crisi del Covid-19 non possa venire scaricato sulle spalle delle classi più svantaggiate.
Le manifestazioni non finiscono qui: nel rispetto delle regole del distanziamento imposte dal problema sanitario che stiamo affrontando, studenti e lavoratori continueranno a far sentire la propria voce nelle piazze delle maggiori città italiane, senza mai permettere che i loro diritti siano calpestati.