Calcio
Salernitana, si va verso taglio stipendi. Partite in casa a porte aperte a capienza ridotta?
Sembra che tra società e squadra ci sia stato un incontro positivo, con i calciatori intenzionati a non percepire una mensilità. E potrebbe profilarsi una riapertura, con distanziamento sociale e pochi spettatori
L’emergenza Covid-19 ha immediatamente avuto dei contraccolpi piuttosto significativi anche per le squadre di calcio, a qualsiasi livello. Tra queste c’è anche la Salernitana, che però sembra si stia avviando verso il taglio degli stipendi dei calciatori.
Pare infatti che i calciatori granata abbiano acconsentito a rinunciare a una mensilità, mentre sulla seconda si sta cercando di trovare la soluzione migliore per tutti. Le trattative tra le due parti, società e squadra, sembrano procedere bene; a conferma di ciò, le parole dell’entourage granata a “TvOggi”: “Si va verso accordo pacifico, ci sono stati degli incontri. C’è disponibilità da parte dei calciatori”.
Salernitana, Gravina chiederà al comitato tecnico-scientifico le porte aperte a capienza ridotta
Intanto, pare che si farà di tutto per riaprire lo stadio “Arechi” almeno agli abbonati, o comunque con una capienza ridotta. Alcuni giorni fa Gabriele Gravina, in maniera generale, aveva annunciato l’intenzione di chiedere al comitato tecnico-scientifico un parere definitivo rispetto alla necessità di consentire agli spettatori di tornare sugli spalti.
Ovviamente, ciò avverrà con il distanziamento sociale tra chi popolerà gli stadi, e con un riempimento dell’impianto davvero molto esiguo (si parla di un terzo). Plausibile, dunque, che i privilegiati possano essere gli abbonati. Staremo a vedere.